Il 2018 è iniziato con un dato indiscutibile: il prezzo dell’oro e il prezzo del petrolio hanno imboccato la strada del rialzo permettendo a chi ha aperto posizioni long sulle due quotazioni di ottenere profitti consistenti. L’andamento positivo della quotazione del petrolio e di quella del metallo giallo ha la stessa origine. I fattori che determinano il rialzo sono l’andamento del cambio Euro Dollaro e l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche con la situazione in Iran sempre più confusa. Il quadro complessivo di inizio anno è quindi questo: quotazione del petrolio ai massimi da quasi tre anni con sentiment bullish sui mercati, forte aumento del prezzo dell’oro e indebolimento del dollaro. Tra tutti e tre questi scenari quello più sorprendente è quello che riguarda l’oro.
L’andamento positivo della quotazione del petrolio e un cambio Euro/Dollaro in area 1,2 erano infatti attesi dalle previsioni. L’incremento del prezzo dell’oro (e, una parte della spinta del petrolio) è stato il risultato dell’unico evento inatteso di inizio anno: la mobilitazione popolare in Iran contro la teocrazia al potere da oltre 40 anni.
In considerazione di tutti questi elementi e tenendo ben in mente il fatto che la situazione in Iran non è affatto chiara, come è meglio posizionarsi? E’ innegabile che la forte volatilità che caratterizza la quotazione petrolio oggi ma anche l’andamento del prezzo dell’oro e il cambio EUR/USD crei delle occasioni di trading. L’apertura di posizioni long, però, non dovrebbe essere ritenuta assodata. Nel senso che è sempre preferibile chiedersi se conviene investire sul petrolio, sull’oro o sul cambio Euro Dollaro.
La quotazione dell’oro ha registrato un apprezzamento a 1312 dollari l’oncia. Andando a guardare al grafico relativo all’andamento del prezzo dell’oro nel 2017, si riscontra una performance positiva di oltre il 12%. C’è però un fattore che è bene tenere in debita considerazione. L’andamento positivo del cambio Euro Dollaro nel 2017, ha fatto si che il saldo 2017 di chi ha scelto di investire in oro fosse addirittura negativo. Questo elemento dovrebbe essere tenuto molto in considerazione nell’eleborazione delle previsioni sull’andamento del prezzo dell’oro nel 2018. Anche per l’anno appena cominciato, infatti, le stime puntano su un indebolimento del Dollaro. Conviene davvero investire in oro alla luce di tali previsioni?
Chi invece ha scelto di investire sul petrolio anche attraverso il trading di CFD ha fatto ottimi affari nel 2017. L’anno si è infatti chiuso con la quotazione petrolio a +12%. Il prezzo del petrolio oggi, sia considerando il Brent che considerando il WTI, è superiore ai 60 dollari al barile. Si tratta di una valutazione che mancava da gennaio 2014.
Tra gli altri fattori alla base delle buone previsioni sull’andamento del petrolio nel 2017 c’è anche il venir meno delle preoccupazioni per un aumento della produzione Usa. Secondo Ric Spooner, analista di CMC Markets, l’aumento della produzione di shale oil negli Stati Uniti nel 2018 dovrebbe essere inferiore alle precedenti stime. Questo il quadro relativo al possibile andamento del prezzo del petrolio nel 2018.
Articolo pubblicato il: 5 Gennaio 2018 10:49