Ci sono tutte. Anzi no. E così scoppia la polemica in rete sulla pubblicità che l’acqua Uliveto ha pubblicato sui principali quotidiani per celebrare l’argento mondiale delle azzurre della pallavolo. Nella fotografia (un’immagine di archivio, va detto, della scorsa estate e non relativa alla rassegna iridata in Giappone), infatti, compaiono tutte le atlete ma non Miriam Sylla e Paola Egonu.
Ma se l’assenza della schiacciatrice è probabilmente legata alla squalifica (che le fece saltare quella partita della Nations League a cui si riferisce la foto incriminata), è quella della 19enne ‘opposto’ nata a Cittadella da genitori nigeriani e protagonista indiscussa della splendida cavalcata azzurra in Giappone a fare più ‘rumore’, considerando che la ragazza è coperta dalla bottiglia (così come Serena Ortolani presente sulla foto di archivio).
“Non sono il tipo che urla al razzismo per qualunque cosa succeda. Credo sia solo un errore in buona fede”, smorza le polemiche la Sylla appena atterrata a Malpensa con le altre azzurre. “Se sono turbata? Mi hanno solo accennato qualcosa poco fa. Spero però non sia stato per razzismo, spero sia stata solo la scelta di una foto sbagliata”.
L’azienda, da parte sua, chiarisce con un post su Instagram, l’assoluta buona fede e rigetta ogni insinuazione discriminatoria: “Uliveto ha seguito con entusiasmo l’avventura di tutte le nostre pallavoliste, TUTTE senza alcuna distinzione. Nessuna forma di discriminazione ci appartiene e la vicinanza alla squadra è dimostrata dalle tante foto pubblicate sui social. Contrastiamo fermamente qualsiasi insinuazione circa un atteggiamento diverso nei confronti di giocatrici che per noi hanno tutte lo stesso grande merito: quello di aver composto una fantastica squadra!”.
Articolo pubblicato il: 22 Ottobre 2018 10:08