Un vero e proprio dramma si è consumato nel carcere romano di Rebibbia, dove una detenuta ha gettato dalla tromba delle scale del nido i suoi due figli.
Una detenuta del carcere romano di Rebibbia ha tentato di uccidere i suoi due figli gettandoli dalla tromba delle scale del nido dell’istituto penitenziario, dove sono ospitati piccoli fino a tre anni: uno è morto, l’altro è in condizioni particolarmente critiche. La donna ha 30 anni ed è di nazionalità tedesca.
Secondo il bollettino dell’Ospedale Bambino Gesù, dove è stato portato in codice rosso, il piccolo ferito ha un grave trauma da caduta con danno cerebrale severo. Il bambino è sottoposto attualmente a supporto rianimatorio avanzato e in ventilazione meccanica. E’ previsto un intervento neurochirurgico. Il paziente è in prognosi riservata. In mattinata la donna, in carcere per reati legati alla droga, avrebbe dovuto avere un colloquio con i suoi parenti.
Il ministero della Giustizia ha aperto un’inchiesta interna sulla vicenda accaduta a Rebibbia. Lo ha annunciato lo stesso ministro Bonafede poco prima della visita nel carcere. “E una tragedia – ha detto – Personalmente prego perché il bambino in ospedale possa essere salvato dai medici che stanno facendo di tutto. La magistratura sta già facendo gli accertamenti, posso soltanto dire, e non posso aggiungere nient’altro, che chiaramente il ministero ha già aperto un’inchiesta interna per verificare le responsabilità”.
Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, si è recato nel carcere di Rebibbia con il capo del Dap Basentini. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone, coordinatore del pool dei magistrati che si occupa dei reati sui minori, si è recata nel penitenziario. Su quanto avvenuto si avvierà una indagine per omicidio e tentato omicidio.