domenica, Dicembre 22, 2024

Reddito di cittadinanza, partiti i controlli: beccati 5 “furbetti” a Napoli

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Cronaca di Napoli: 5 operai che lavoravano in nero sono stati trovati con in tasca la card del reddito di cittadinanza.

Sono partiti a Napoli i controlli per il reddito di cittadinanza, allo scopo di verificare la posizione di coloro che usufruiscono del sussidio. I controlli hanno consentito di “beccare” alcuni “furbetti”. Come riportato da “Il Mattino”, su 18 lavoratori trovati a lavorare a nero (quasi tutti nei cantieri edili), in 5 sono stati beccati con in tasca la card del reddito di cittadinanza.

Le operazioni di controllo sono a cura della task force formata da Inps, Ispettorato del lavoro e l’apposito nucleo dei Carabinieri che, avvalendosi dell’anagrafe dell’istituto di previdenza, sono riusciti a stanare i primi furbetti del sussidio. A loro bisogna aggiungere il dipendente che prestava servizio in un negozio di frutta e verdura di Boscoreale, segnalato dall’ispettorato un paio di giorni fa.Reddito di cittadinanza, partiti i controlli: beccati 5 “furbetti” a Napoli I “furbetti” perderanno il beneficio, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria e dovranno rispondere penalmente del reato commesso, che potrebbe essere anche quello di truffa ai danni dello Stato. Al datore di lavoro, invece, toccherà una sanzione amministrativa, mentre l’Inps non solo provvederà alla revoca del beneficio, ma tenterà il non facile recupero del denaro già versato.

Stiamo intensificando i controlli -spiega il direttore dell’Inps di Napoli, Roberto Bafundie stiamo verificando che la rete creata tra i diversi rami dell’amministrazione sta funzionando come presidio di legalità nel territorio metropolitano”. Sarà un lavoro lungo, quello della task force, viso che quella di Napoli è la provincia italiana nella quale sono state presentate più domande: al 7 aprile, stando ai dati del ministero, erano 78.803 (più di quelle censite dall’intera Lombardia (71.310) e poco meno del 10% del totale).

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