Reggia di Caserta: boom di turisti a Pasquetta per l’edificio vanvitelliano (nonostante il “numero chiuso”).
Non solo Napoli, il Vesuvio, Pompei ed Ercolano. La giornata di Pasquetta ha visto un vero e proprio boom di visitatori anche alla Reggia di Caserta, letteralmente presa d’assalto fin dalle prime ore del mattino (nonostante sia stato previsto un numero chiuso di visitatori).
Ben 7874 i visitatori per l’edificio vanvitelliano, numero in leggera flessione rispetto al 2018 (quando si contarono 9177 ingressi), ma comunque significativo considerando il “numero chiuso” e il maltempo di ieri. Si tratta soprattutto di turisti, in quanto erano stati sospesi gli abbonamenti annuali e anche proibiti severamente i trasgressori delle norme stabilite per l’accesso al complesso monumentale (no cibi, no bevande, palloni, attrezzature da pic-nic).
“Dobbiamo constatare a fine giornata che tutto è andato per il meglio– ha dichiarato a “Il Mattino” Leonardo Ancona, il funzionario in servizio ieri- Non ci sono stati grandi problemi grazie al puntuale e certosino impegno non solo del nostro personale di sorveglianza, ma anche delle forze dell’ordine e dei volontari dell’Associazione carabinieri. E’ stato un lavoro di squadra che ho coordinato con molta facilità, vista la professionalità dimostrata da tutti”. Anche per le visite agli appartamenti non si sono registrati inconvenienti, anche perché le visite sono state contingentate come annunciato (3000 nella mattinata e altrettante nel pomeriggio). Sono rimasti, invece, chiusi, diversamente da quanto era stato annunciato alla vigilia, il giardino inglese, a causa del forte vento, e i cancelli di accesso secondari.
Meno bene è andata nella vicina piazza Carlo III, nonostante l’ordinanza del sindaco Carlo Marino, che vietava “l’utilizzo improprio di aree e spazi pubblici e nello specifico bivaccare, sedersi, sdraiarsi e fermarsi a consumare alimenti e bevande nonché il posizionamento di oggetti (tavolini, sedie, ecc) su tutte le aree pubbliche in prossimità di siti storici e turistici della città”.