“Io non ho forzato nessun regolamento. Non ho nulla da nascondere. Credo che salvare le persone dalla strada sia fare il sindaco” nel migliore dei modi. Così il sindaco di Riace, Domenico Lucano, parlando con i giornalisti in tribunale a Locri per l’interrogatorio di garanzia. Lucano è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Locri sulle attività del Comune calabrese e sulla gestione dei fondi destinati ai progetti dell’accoglienza. “Ognuno può pensarla come vuole sulla questione ma la vicenda è assurda”, ha aggiunto.
“Io la Costituzione italiana la rispetto più di altri, la prima regola è di avere rispetto per la dignità degli esseri umani, gli essere umani non hanno colore della pelle, non hanno nazionalità, sono esseri umani, tutti uguali con nessuna differenza” ha detto ancora Mimmo Lucano.
Il sindaco agli arresti domiciliari ha parlato anche dell’accusa relativa ai matrimoni combinati (in sostanza l’unica rimasta in piedi tra quelle portate dalla Procura di Locri): Si è trattato “solo di un matrimonio, ma non è stato combinato. Abbiamo fatto le pubblicazioni, come in tutte le cose regolari. Mi sembra una cosa assurda, c’è stato un passaggio del Gip che dice ‘purtroppo è un reato di umanità'”.
Articolo pubblicato il: 4 Ottobre 2018 14:33