Sma: il presidente Biagio Iacolare (coinvolto nell’inchiesta della procura di Napoli su promesse di tangenti) lascerà il suo incarico.
Prosegue l’inchiesta sullo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania. Dopo le dimissioni di Roberto De Luca (figlio del Governatore Vincenzo, il quale ha esternato tutta la propria rabbia per ciò che sta accadendo) dall’assessorato al Bilancio del Comune di Salerno, si dimetterà anche Biagio Iacolare, presidente della Sma (società in house della Regione Campania per la tutela dell’ambiente). Come De Luca jr, anche Iacolare è coinvolto nell’inchiesta della procura di Napoli su promesse di tangenti, documentate dalla testata giornalistica on line Fanpage. La decisione di Iacolare è stata resa nota dal suo avvocato, “per evitare strumentalizzazioni in ordine a una vicenda dai contorni oscuri e inquietanti, sia per la genesi che per le finalità, tutte da accertare”. Il legale sottolinea inoltre che Iacolare “non riveste funzioni gestionali, affidate al consigliere delegato”. Proprio nella giornata di ieri, Fanpage ha diffuso la terza puntata dell’inchiesta Bloody Money, quella che vede coinvolti lo stesso Biagio Iacolare e Rory Oliviero (ex presidente del Consiglio Comunale di Ercolano). Nel video, Oliviero è immortalato mentre riceve una valigetta (vuota) dal boss pentito Nunzio Perrella, con quest’ultimo nei panni di un imprenditore senza scrupoli. Nel filmato si parla di una tangente di 50mila euro, “25mila prima del contratto e 25mila dopo”. C’è poi un altro filone d’indagine che riguarda la Sma e che punta a far chiarezza sui legami tra imprenditori e Camorra: in quest’ambito si inserisce il video in cui compare Roberto De Luca, con quest’ultimo che ha ricevuto nel suo studio Perrella, stavolta nella veste di imprenditore interessato alla gestione di ecoballe. Perrella è stato introdotto nello studio dell’ormai ex assessore al Bilancio del Comune di Salerno dal commercialista Francesco Igor Colletta, che sembra chiedere una presunta tangente del 15% sulle ecoballe.