Rimborsi 730, controlli preventivi sopra i 4mila euro: ecco le novità
Fisco: l’Agenzia delle Entrate specifica gli elementi di incoerenza da utilizzare per i controlli dei modelli 730/2018 con esito a rimborso.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento dove chiarisce i nuovi controlli che verranno effettuati sui modelli 730 2018 con esito a rimborso, stabilendo i nuovi criteri per l’individuazione degli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi.
Dichiarazione dei redditi, ecco gli elementi di incoerenza
Come riporta il sito “Investire oggi”, i 730/2018 con esito a rimborso, presentati dai contribuenti con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, sono i seguenti:
scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente.
presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche.
presenza di situazioni di rischio, individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.
Le motivazioni del provvedimento
L’articolo 5, comma 3-bis, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, introdotto dall’articolo 1, comma 949, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità per il 2016), prevede che: “nel caso di presentazione della dichiarazione direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro, l’Agenzia delle entrate può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro quattro mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine. Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine. Restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi”.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.