La cultura vuole ripartire dopo un 2020 da incubo, in cui la pandemia da Covid 19 ha quasi azzerato gli eventi a Napoli. Tra questi, Napoli Città Libro, la cui terza edizione (inizialmente prevista dal 2 al 5 aprile 2020 alla Stazione Marittima) è stata prima posticipata al mese di ottobre e poi, purtroppo, annullata.
Un vero peccato, anche alla luce delle 28mila presenze e dei grandi ospiti della seconda edizione (Renzo Arbore, Pippo Baudo, Vincenzo Salemme, Francesco Piccolo e Giancarlo De Cataldo). Un’edizione svoltasi ad aprile 2019 presso Castel Sant’Elmo, quando quest’epoca di incertezze sembrava lontanissima.
Con l’avvento del 2021, tuttavia, l’associazione culturale Liber@rte, guidata dagli organizzatori Alessandro Polidoro, Diego Guida, Rosario Bianco e Antonio Parlati, guarda decisamente in avanti.
Come riporta “Il Mattino”, la terza edizione di Napoli Città Libro è stata pianificata per l’ultima settimana di giugno (probabilmente dal 24 al 27, ma le date non sono ancora ufficiali): la rassegna si terrà in Piazza Plebiscito e sotto i portici di Palazzo Reale.
Spazi per allestire stand all’aperto, in linea con la normativa anti Covid: quasi tutte confermate le adesioni di 120 editori. Manca solo l’ufficialità del si di Palazzo Santa Lucia, dopo l’ok del Comune di Napoli. L’iniziativa rientrerà in Campania che legge (filiera di eventi culturali per cui la Regione ha in tutto stanziato 300mila euro coinvolgendo Scabec, società Campana Beni Culturali).
Tra le anticipazioni, un omaggio a Luis Sepulveda, il grande scrittore morto ad aprile 2020 proprio a causa del Covid (e che, amara ironia della sorte, doveva essere l’indiscusso protagonista proprio in quei giorni a Napoli Città Libro).
C’è insomma grande voglia di libri, come dimostrato dal recente successo delle serie tv tratte dai libri di Maurizio De Giovanni (Il Commissario Ricciardi e Mina Settembre) e Gabriella Genisi (Le indagini di Lolita Lobosco).
Inoltre, per tante persone i libri hanno rappresentato una vera e propria fonte di compagnia durante il lockdown. Emblematica in tal senso la storica citazione di Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.
Articolo pubblicato il: 2 Marzo 2021 11:48