E non disegni qualsiasi, se si tratta di una storia legata alla figura e alle opere di Vincent Van Gogh. Così prendono vita paesaggi, interni, stanze e ritratti famosi dalla tela al grande schermo, con le stesse pennellate decise, vigorose dell’artista olandese.
E non è stato poi così difficile scorgere nei personaggi del racconto alcuni degli attori inglesi più attivi nel panorama del cinema e delle serie tv, come il ser Bronn del Trono di Spade, l’attore Jerome Flynn che interpreta il dottor Gachet, o la Saoirse Ronan, in corsa per la terza volta all’Oscar quest’ano con Lady Bird, oppure Aidan Turner, della serie Poldark e della trilogia dell’Hobbit di Peter Jackson.
Insieme a Gatta Cenerentola, questo film era nella short list dei film di animazione mondiali papabili per l’Oscar. Dopo l’esclusione del nostro cartone animato, viene naturale quasi tifare per Loving Vincent, operazione tutta europea, se non altro per il lavoro artigianale e certosino impiegato, curato nei minimi dettagli, avvincente nella narrazione e affascinante nella fotografia, pardon, nella “pittura” delle immagini.
Luci e colori che seducono occhio e cuore, che stregano alla prima visione, forse schiacciando leggermente gli eventi raccontati e lo svolgimento del racconto, ma era inevitabile dato lo sforzo concettuale e visivo offerto.
Vedremo se l’Academy si piegherà allo strapotere Disney Pixar, ormai fedeli vincitori da anni della statuetta (ma gli scandali sessuali recenti a Hollywood, che hanno lambito anche John Lasseter, potrebbero pesare nel giudizio), o sceglierà di premiare questa coraggiosa coproduzione anglo-polacca che rapisce l’anima in sala.
Articolo pubblicato il: 27 Febbraio 2018 13:44