Dopo la clamorosa esclusione dai Mondiali di Russia 2018, l’esonero di Giampiero Ventura e l’interregno del tecnico dell’Under 21 Luigi Di Biagio, la Nazionale ha il suo nuovo CT: Roberto Mancini. Dopo aver rescisso il contratto con lo Zenit di San Pietroburgo, “Mancio” ha firmato un accordo da 2 milioni netti a stagione fino al 2020 (con opzione per i Mondiali in Qatar del 2022).
Queste le sue prime parole da CT durante la conferenza stampa di presentazione, tenutasi a Coverciano: “Penso che diventare il commissario tecnico sia la massima aspirazione per ogni allenatore. Ringrazio tutti, mi hanno fatto sentire quello che volevo e cioè che mi volessero al 100% e per me è stato abbastanza semplice scegliere. Sono orgoglioso di guidare la Nazionale e per uno come me che ha messo piede a Coverciano la prima volta nel 1978 con l’Under 14, arrivare a diventare allenatore della Nazionale penso sia la cosa più bella.
Il nuovo Commissario Tecnico debutterà in Svizzera il 28 maggio nell’amichevole contro l’Arabia Saudita a San Gallo. Poi altri 2 test: il 1° giugno a Nizza contro la Francia e il 4 a Torino contro l’Olanda. Il 7 settembre, quasi sicuramente a Bologna, la prima gara vera contro la Polonia per l’esordio nella Nations League. Nella prima convocazione, con una rosa allargata almeno a 30 giocatori, è sicura la presenza di Mario Balotelli a quasi 4 anni dalla sua ultima gara in azzurro. Sulle convocazioni, Mancini non si è poi sbilanciato più di tanto, rimarcando però che “che i giocatori che arrivano alla Nazionale devono farlo con il cuore, perché ogni piccolo giocatore sogna di arrivare in questa squadra e vincere con l’azzurro”.
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