Il bilancio dei roghi in Grecia sta diventando sempre più drammatico: almeno 60 i morti (con 5 cadaveri recuperati in mare) e oltre 556 feriti, tra cui 16 bambini in gravi condizioni. Sono circa 700 invece le persone salvate fino ad ora dalla Guardia Costiera. Centinaia sono le case bruciate, con cittadini e turisti in fuga verso le spiagge. Oltre alla zona nordest di Atene, un nuovo fronte di roghi interessa la zona di Corinto, mentre il governo ellenico non esclude l’origine dolosa. Dopo la richiesta d’aiuto da parte di Alexis Tsipras (che ha indetto tre giorni di lutto nazionale), stanno arrivando soccorsi da Cipro e dalla Spagna, mentre l’Italia ha fornito due Canadair (anche la Turchia è pronta a dare una mano). La Farnesina, attraverso l’Unità di crisi e l’ambasciata italiana ad Atene, sta verificando la presenza di italiani nelle zone colpite dagli incendi.
Le immagini di Mati, la cittadina più colpita dagli incendi, ricordano quelle di Pompei: i soccorritori hanno infatti trovato i corpi carbonizzati di due donne morte abbracciate ai loro bimbi. Lo riferisce la tv greca Skai.
“Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva. Mati non esiste nemmeno più come insediamento”. È la testimonianza di una donna sopravvissuta agli incendi alla tv greca Skai, ripresa dai media internazionali. “Per fortuna c’è il mare, ci siamo tuffati perché le fiamme ci stavano inseguendo fino in acqua”, ha raccontato un altro testimone, Kostas Laganos, scampato alle fiamme in Grecia.
Articolo pubblicato il: 24 Luglio 2018 15:59