lunedì, Dicembre 23, 2024

Roma, caso Emanuela Orlandi: indagini su ossa trovate

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Emanuela Orlandi: accertamenti dopo il ritrovamento di ossa in un edificio di proprietà del Vaticano.

Sono state ritrovate delle ossa in un edificio di proprietà del Vaticano. In corso le indagini per verificare se i resti possano collegarsi al caso di Emanuela Orlandi, figlia 15enne di un dipendente del Vaticano sparita nel nulla il 22 giugno 1983.

Il Vaticano ha disposto accertamenti, in collaborazione con la magistratura italiana. La procura di Roma indaga per omicidio, con lo scopo di verificare se le ossa possano essere compatibili col Dna di Emanuela Orlandi ma anche di Mirella Gregori (altra minorenne scomparsa nel 1983).

La Santa Sede ha specificato che i “frammenti di ossa umane” sono stati trovati in un locale annesso alla Nunziatura Apostolica di via Po.

Emanuela Orlandi, un mistero che dura da 35 anni

Il caso Emanuela Orlandi va avanti da 35 anni, tra indagini, illazioni, depistaggi, che hanno portato via via a speranze e delusioni, anche se la famiglia non si è mai arresa. La giovane frequentava una scuola di musica a piazza Santa Apollinare, in territorio vaticano. Quel giorno, uscì dalla lezione prima del previsto, telefonò alla sorella riferendole che le era stato proposto un piccolo lavoro di volantinaggio ad una sfilata di moda.

La sorella le disse di non prendere in considerazione l’offerta, Emanuela rispose che ne avrebbe parlato con i genitori e riattaccò: fu l’ultimo contatto con la famiglia. Dopo la telefonata incontrò un’amica, uscita anche lei dalla lezione, cui chiese consiglio.

L’amica la accompagnò alla fermata dell’autobus dove, secondo la testimonianza di un vigile urbano, la 15enne avrebbe parlato con un uomo alla guida di una Bmw nera sulla quale, forse, sarebbe salita: da allora nessuna traccia di lei.

Questa vicenda è stata raccontata anche in un film del 2016, diretto da Roberto Faenza e intitolato La verità sta in cielo.

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