Rosatellum, in settimana l’approvazione ma i dubbi restano
Settimana decisiva per l’approvazione in Senato del Rosatellum, accompagnato comunque da molte “ombre”.
di Luigi Maria Mormone – Dovrebbe essere la settimana decisiva per l’approvazione al Senato del Rosatellum, che si avvia così a diventare la nuova legge elettorale con cui saranno regolate le elezioni politiche del 2018. Il nuovo sistema elettorale assegnerà alla Camera 232 seggi in altrettanti collegi uninominali con la formula della maggioranza relativa e 386 con formula proporzionale. Per i primi, sarà sufficiente che un candidato ottenga un voto più degli altri, mentre per i secondi servirà avere almeno il 3% dei voti a livello nazionale (fuori dal conto restano i 12 seggi della circoscrizione estero, comunque importanti per formare un governo dopo il voto). Le ombre sono comunque tante, visto che l’attuale quadro politico italiano difficilmente fa pensare che qualcuno tra i contendenti al governo (coalizione di centro-sinistra, coalizione di centro-destra e Movimento 5 Stelle) possa conquistare il 50% dei seggi proporzionali e il 70% di quelli maggioritari, ovvero ciò che serve per formare un governo. La combinazione di seggi proporzionali e maggioritari difficilmente produrrà infatti una maggioranza, cioè i 316 seggi che servono alla Camera per fare il governo, vista anche l’incertezza che regna sovrana tra gli elettori. Lo scenario di un sostanziale equilibrio si è già visto alle Politiche del 2013 e non è da escludere che lo stesso film possa andare in onda anche l’anno prossimo, con nessuna forza politica che possa contare sui numeri sufficienti a formare un nuovo governo.
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