domenica, Dicembre 1, 2024

Sacra Sindone, metà delle macchie di sangue sono false

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Un esperimento condotto con tecniche forensi dimostra come solo alcune delle macchie di sangue della Sacra Sindone di Torino sarebbero compatibili con la posizione di un uomo crocifisso.

Una nuova ricerca indica che almeno la metà delle macchie di sangue della Sacra Sindone di Torino sarebbe falsa: solo alcune sarebbero compatibili con la posizione di un uomo crocifisso, ma altre non trovano giustificazione in nessuna posizione del corpo, né sulla croce né nel sepolcro. Lo indicano i dati pubblicati sul Journal of Forensic Sciences e basati su un esperimento che, con le tecniche di medicina forense, ha ricostruito la formazione delle macchie. Condotto da Matteo Borrini, dell’università di Liverpool, e Luigi Garlaschelli, del Cicap.

“Non abbiamo analizzato la sostanza che ha formato le macchie, ma abbiamo voluto verificare come potrebbero essersi formate sulla figura della sindone” ha detto all’ANSA Borrini. Per farlo è stata simulata la crocifissione su uno degli autori della ricerca, Garlaschelli, utilizzando sangue sia vero sia artificiale. “Abbiamo simulato la crocifissione con croci di forma diversa, di diversi tipi di legno e con posizioni differenti del corpo, per esempio con le braccia orizzontali e parallele al terreno, fino a verticali sulla testa”, ha rilevato Borrini.

Grazie a tutte queste prove, proprio come si fa per ricostruire le macchie presenti Sacra Sindone, metà delle macchie di sangue sono falsesulla scena di un crimine, i ricercatori hanno ricostruito il modo in cui si sono formate le macchie di sangue su polsi, avambracci, quelle dovute alla ferita da lancia sul petto e le macchie di sangue intorno alla vita, presenti sulla figura della Sindone.  E’ emerso così che la macchia sul torace è compatibile con la posizione di un uomo crocifisso, così come anche “le macchie sugli avambracci, le quali indicano che le braccia erano molto estese verso l’alto, in una posizione superiore a 45 gradi”.

Invece le macchie sui polsi e nella regione lombare “non trovano giustificazione con nessuna posizione del corpo, né sulla croce né nel sepolcro”. In particolare gli esperimenti indicano che è totalmente irrealistica la macchia che forma una cintura nella regione lombare, dovuta all’eventuale sangue fuoriuscito dopo la morte dalla ferita al costato, quando il corpo era sdraiato nel sepolcro e avvolto nel telo.

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