mercoledì, Dicembre 18, 2024

Saldi estivi, Confesercenti Campania: “In arrivo 310 milioni: cresce media di spesa pro capite”

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Vincenzo Schiavo (presidente Confesercenti) sui saldi estivi in Campania: “Le nostre previsioni inducono all’ottimismo: 850mila campani pronti a spendere 257 euro a testa, 750mila turisti investiranno 90 milioni”.

Partono oggi – 2 luglio- anche in Campania i saldi estivi del 2022, i primi senza restrizioni da due anni a questa parte. Dal centro studi di Confesercenti Campania arriva la previsione di spesa per la nostra regione: introiti attesi oltre i 310 milioni di euro (310.251.570), considerando gli oltre 857mila consumatori che hanno manifestato intenzione di spendere per i saldi circa 220 milioni in totale, ai quali vanno aggiunti i 750mila turisti attesi nella nostra regione e tendenti ad acquistare anche i capi di abbigliamento, per circa 90 milioni di incassi. Nonostante la crisi e il caro bollette e benzina sale, rispetto al 2021, di circa il 10% la media pro capite di spesa, attestandosi sui 257 euro. A essa va aggiunta la media pro capite prevista per i turisti, di circa 120 euro.

«Questi dati ci inducono all’ottimismo – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno-, quello che provano anche i consumatori, che hanno voglia di riacquistare la libertà anche di spendere dopo la pandemia e le restrizioni. I saldi possono portare benefici essenziali all’economia della nostra regione, specie per i comparti di abbigliamento, calzature, pelletteria e biancheria in chiara contrazione di incassi. I saldi estivi del 2022, tuttavia – avverte il presidente di Confesercenti Campania- proporranno inizialmente – in media – il 20-30% di sconto, per poi gradualmente crescere nelle promozioni sino al 50-60%. Questo perché le attività di abbigliamento e di calzature, le più sollecitate dai saldi, sono in grande difficoltà, avendo dovuto sopportare, in questi primi 6 mesi del 2022, una perdita del fatturato del 30% circa rispetto agli introiti del 2021.Saldi estivi, Confesercenti Campania: “In arrivo 310 milioni: cresce media di spesa pro capite” Dopo un abbrivio così negativo hanno, dunque, bisogno di recuperare. La politica dei saldi sarà, in linea generale, meno aggressiva del solito. Auspichiamo, dunque, che questi saldi possano rispondere alle aspettative degli imprenditori e confermare le promesse e previsioni di acquisto dei consumatori. Molto importante sarà l’apporto delle migliaia di turisti già presenti e dati in arrivo nella nostra regione: anche i visitatori bramano dalla voglia di acquistare i brand napoletani, la maglieria, la sartoria e le pelletterie della nostra terra. Al vertice della classifica degli acquisti desiderati dai consumatori, campani e provenienti da fuori, ci sono proprio in queste categorie».

Il presidente Schiavo aggiunge una raccomandazione fondamentale per l’economia della nostra terra. «Confesercenti invita sempre gli utenti a spendere sotto casa, nelle attività del vicinato, in modo da avere un contatto diretto con il commerciante, promuovendo la fidelizzazione tra imprenditore e consumatore. Solo spendendo nei negozi sotto casa e nella nostra regione possiamo dare l’opportunità alle imprese della Campania di sopravvivere. Tra 15 giorni faremo un primo bilancio per capire se le previsioni e le aspettative di spesa sono state rispettate».

Secondo il centro studi di Confesercenti Campania al primo posto degli acquisti desiderati o programmati dai consumatori ci sono le calzature (67%), poi a seguire maglie e maglierie in generale (66%), gonne e pantaloni (41%), vestiario e accessori per il mare (38%), intimo (38%), camicie (37%), abiti e completi (30%), borse (20%), accessori (16%), biancheria per la casa (15%), cinture (12%), piccola pelletteria (12%).

In generale in Italia i saldi sono attesi soprattutto al Sud, dove parteciperà il 74% della popolazione, contro il 68% del Nord e il 64% del Centro. Il 33% acquisterà già durante il fine settimana.

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