I finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito 14 arresti su richiesta del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Procura. Tra gli indagati ci sono anche due giudici tributari, a cui risulta contestato, in concorso ed a vario titolo, il reato di corruzione in atti giudiziari.
Secondo l’accusa, gli indagati (tra cui figurano anche due dipendenti amministrativi, sei imprenditori, quattro consulenti fiscali e un avvocato) incassavano tangenti (che nelle intercettazioni sono definite “mozzarelle”) fino a 30mila euro, intascate anche in ascensore, per pilotare l’iter procedimentale e condizionare, a favore di imprenditori che li avevano corrotti, l’esito di accertamenti tributari avviati dopo gli accertamenti e le segnalazioni dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.
Il procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale parla di “tristezza, perché il cittadino pensa che esista una giustizia giusta, invece in questo caso era asservita a un interesse. Ma questa, come ha sottolineato il gip, è solo la punta di un iceberg. La corruzione era duplice, per condizionare sia l’iter procedimentale sia l’esito della causa“.
Articolo pubblicato il: 15 Maggio 2019 12:30