Ha prima ingoiato delle pile in cella con il chiaro intento di farsi ricoverare in Ospedale e poi, nel Nosocomio, ha aggredito con violenza i tre poliziotti penitenziari che lo scortavano. E’ accaduto a Salerno e a darne notizia è Emilio Fattorello, Segretario Nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Siamo alla follia, i nostri Agenti vengono trattati come carne da macello e questo non è più tollerabile ed accettabile”. Fattorello denuncia che “il detenuto responsabile della grave violenza non è nuovo a fatti del genere e che continua a restare in carcere anche se sembra soffrire di problemi psichiatrici. Ai colleghi feriti va la solidarietà del SAPPE, ma serve una ferma presa di posizione dai vertici del Ministero della Giustizia”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, evidenzia: “Il personale di Polizia Penitenziaria che lavora a contatto con i detenuti con problemi psichiatrici effettua turni di servizio che sembrano non passare mai e lo stress che accumula è oggettivamente elevatissimo e preoccupante; il personale termina il turno di servizio davvero sfinito. Le criticità, come dimostra quel che è avvenuto a Salerno sono pressoché quotidiane e ripetute durante il giorno e la notte;
E aggiunge: “Da tempo denunciamo una situazione allarmante, caratterizzata da un significativo sovraffollamento del carcere a cui si contrappone una significativa carenza di appartenenti alla Polizia Penitenziaria. Ma i problemi sono anche la precarietà dei posti di servizio e dei posti detentivi! A tutto questo, alle reiterate segnalazioni e denunce del SAPPE, non è seguito alcun provvedimento concreto e per questo i colleghi di Salerno sono pronti a manifestare – giustamente! – davanti al Ministero della Giustizia ed al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria a Roma”.
Articolo pubblicato il: 14 Agosto 2018 11:29