Dopo il botta e risposta di ieri presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker Matteo Salvini torna all’attacco in una intervista alla Tass. “Sono sempre più convinto – ha detto il ministro dell’Interno – che le lobbies finanziarie a Bruxelles non possono accettare la nostra presenza al governo: questa reazione non mi sorprende, per anni hanno manipolato fantocci mentre adesso sono costretti ad avere a che fare con due movimenti politici verso i quali non possono fare ricatti poiché non devono niente a nessuno, se non difendere gli interessi del loro popolo”.
Intanto dal presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani arriva un appello: “L’Italia è ancora in tempo per fare marcia indietro. Lo faccia rapidamente, nell’interesse degli italiani”. E su una eventuale bocciatura della manovra: “Mi auguro che questo non accada, ma il rischio è forte”, ha avvertito sottolineando che le misure “non vanno nella direzione dell’interesse” dell’Italia.
Ma oggi è anche la Francia ad andare all’attacco. “Tutte le decisioni che vengono prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles – ha detto il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire intervistato da Radio Classique – hanno un’incidenza su di noi, gli altri Paesi della zona euro, il ripiegamento su se stessi, decisioni prese senza alcuna considerazione per i partner non porteranno assolutamente da nessuna parte, non faranno che indebolire la zona euro”.
“Valutare la manovra italiana – ha detto ancora – spetta alla Commissione europea, è lei responsabile. L’unica cosa che posso dire, che vorrei spiegare, è che siamo 19 Paesi, siamo tutti sulla stessa barca, siamo all’interno di un’unione monetaria, abbiamo scelto la stessa moneta e nessuno può considerare che la sua sorte non abbia un impatto su quella degli altri”. “Quando hai la stessa moneta – ha insistito Le Maire – tutte le decisioni prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles hanno un’incidenza su tutti gli altri Paesi della zona euro”.
“A proposito dell’Italia vorrei dire che per l’economia e l’unione monetaria è assolutamente decisivo che quello che è stato concordato venga rispettato. I criteri di Maastricht valgono per tutti”, ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, parlando alla Commissione degli Affari Ue del Nationalrat. “Spero che ci sia una linea chiara”, ha continuato Kurz, “tutto il resto metterebbe a rischio non solo l’Italia ma avrebbe anche effetti negativi sull’eurozona”, ha aggiunto.
Intanto il Pd va all’attacco: “La manovra è anche una sberla alle imprese e a chi crea lavoro: tagliati gli incentivi di Impresa 4.0, stop ACE e IRI. Risultato: 2 miliardi di tasse in più #ladridifuturo”, scrive il segretario Maurizio Martina su twitter.
“Valutare la manovra italiana spetta alla Commissione europea, è lei responsabile. L’unica cosa che posso dire, che vorrei spiegare, è che siamo 19 Paesi, siamo tutti sulla stessa barca, siamo all’interno di un’unione monetaria, abbiamo scelto la stessa moneta e nessuno può considerare che la sua sorte non abbia un impatto su quella degli altri”. Il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, intervistato questa mattina da Radio Classique, ha risposto cosi’ a una domanda sulla manovra italiana. “Quando hai la stessa moneta – ha insistito Le Maire – tutte le decisioni prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles hanno un’incidenza su tutti gli altri Paesi della zona euro”.
Articolo pubblicato il: 17 Ottobre 2018 15:30