E’ arrivato il via libera di Matteo Salvini alla cittadinanza a Ramy, il ragazzo che ha dato l’allarme dal bus sequestrato e poi incendiato a San Donato Milanese. “Sì alla cittadinanza a Ramy – ha detto il ministro dell’Interno al Maurizio Costanzo Show – perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo Paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare”. Ieri il titolare del Viminale aveva spiegato che erano in corso tutti gli “approfondimenti del caso”.
“Sono felice di aver convinto anche Salvini sulla cittadinanza a questo bambino” ha commentato il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. “Nei giorni scorsi avevo inviato una lettera proprio ai ministeri competenti per chiedere loro di conferire la cittadinanza per meriti speciali al piccolo Ramy” ha riferito il vicepremier.
Salvini ha invitato al Viminale 5 ragazzi della scuola media ‘Vailati’ e 12 carabinieri coinvolti nel dirottamento dello scuolabus.
“Salvini ha appena detto si’ alla cittadinanza per mio figlio Rami? Io non ne so ancora niente, se fosse cosi’ sarei contentissimo, e sara’ contento anche mio figlio Rami, che e’ qui con me, ha una faccia felice ed e’ contentissimo”. Il padre di Rami, Kaled Shehata, ha appreso in diretta dalla trasmissione di Rai Radio1 ‘Un Giorno da Pecora’ la notizia della cittadinanza concessa dal vicepremier Salvini al figlio. “Sono contento, ringrazio Matteo Salvini e Luigi di Maio”, ha aggiunto Rami. Sembrava ci potesse essere qualche problema per qualche parente stretto che avrebbe avuto dei precedenti penali. “No, tutta la mia famiglia e’ pulita – ha sottolineato il padre – non abbiamo nessun problema da questo punto di vista”. E’ vero che incontrera’ Salvini? “Si, voglio vederlo e salutarlo, domani andro’ a Roma con Rami per incontrarlo”.
Articolo pubblicato il: 26 Marzo 2019 15:58