“Gli inceneritori sono fondamentali: devono scegliere gli enti locali, sindaci e regione, ma tutti dicono ‘da me no’, quindi li faremo e senza ceppa”. A dispetto del muro M5s contro i nuovi impianti di smaltimento rifiuti in Campania e a 48 pre dalla firma a Caserta del protocollo del Governo per la Terra dei Fuochi in programma a Caserta Matteo Salvini tira dritto per la sua strada e non fa arretrare la Lega dalla linea pro-inceneritori avversata dagli alleati di Governo.
“Ho passato una giornata a Napoli – ha affermato Salvini – con la gente ed i tecnici ed erano tutti molto preoccupati per salute. No agli inceneritori? Devi fare delle strutture. Perché in Lombardia ci sono tredici impianti e in Campania 1? Il rapporto non può essere 13 a 1. Inoltre con la differenziata sei indietro” e così poi “ci sono roghi i tossici e le discariche”. Senza per questo vedere problemi per la tenuta di maggioranza e Governo. “Con Di Maio – ha dichiarato- andiamo d’amore e d’accordo” e “per fortuna” sulla polemica sugli inceneritori in Campania “si è fermato alla ceppa…” Perchè “a Milano dopo la ceppa c’è altro…”.
“La percentuale di raccolta differenziata in Campania è quasi 20 punti inferiore a quella di altre regioni italiane. Nel 2016 la Campania ha esportato in Italia e in Europa 300mila tonnellate di rifiuti con una spesa per decine di milioni di euro. Da anni non ci sono interventi. Mi chiedo: qual è la soluzione per tutelare la salute dei campani, che peraltro pagano la tassa per i rifiuti? In Lombardia ci sono ben tredici termovalorizzatori che non inquinano ma producono energia e ricchezza: chi dice sempre e solo dei ‘no’ – ha accusato il vicepremier leader della Lega e ministro degli Interni- provoca roghi tossici e malattie”.
Articolo pubblicato il: 16 Novembre 2018 16:21