giovedì, Novembre 7, 2024

Matteo Salvini, presidenza del Senato a FI “in cambio” della leadership?

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Matteo Salvini: il leader della Lega potrebbe spingere per un esponente di Forza Italia al Senato “in cambio” della leadership.

La priorità delle parti politiche è al momento l’elezione dei presidenti delle due Camere, in programma venerdì 23 marzo. Anche per Matteo Salvini, reduce dal grande successo delle urne, sono giornate frenetiche. Probabile che il Senato vada ad un esponente di Forza Italia (il nome più accreditato è quello di Anna Maria Bernini ma Silvio Berlusconi vorrebbe Paolo Romani). Per trovare un accordo, Salvini potrebbe dunque fare “un passo avanti e uno indietro. L’importante è che una presidenza vada al centrodestra. Se servirà un presidente non della Lega per risolvere il rebus politico non ci metteremo a fare i capricci”, come affermato anche dal numero due del Carroccio, Giancarlo Giorgetti (che sembrava favorito per la seconda carica dello Stato). Oggi si terrà il vertice dei leader del centrodestra, da cui se ne saprà di più.

Riccardo Fraccaro (M5S) alla presidenza della Camera?

Per quanto riguarda la Camera, l’ipotesi più accreditata sembra quella di un esponente del Movimento 5 Stelle (si fa il nome di Riccardo Fraccaro, che ha portato avanti nella scorsa legislatura la battaglia sui vitalizi).Elezioni 2018, l'iter e le date per la nomina del nuovo esecutivo I gruppi pentastellati, guidati da Giulia Grillo e Danilo Toninelli, hanno visto le delegazioni degli altri partiti. “Abbiamo ribadito il concetto della nostra contrarietà a condannati e indagati. Nessun partito ha espresso contrarietà all’assegnazione della presidenza della Camera al M5S”, ha detto Toninelli al termine dell’incontro con la delegazione di FI. Con Montecitorio al M5S, il Senato a FI e il dovuto riconoscimento al Pd e alle forze più piccole negli uffici di presidenza, la quadratura del cerchio sembra trovata ma, come spesso accade, nulla va dato per scontato.

Apertura di Berlusconi a convergenze con i pentastellati?

Nel colloquio di ieri tra Berlusconi e Salvini, si è parlato anche di Governo, con l’ex premier che, in nome della governabilità, avrebbe dato l’ok a verificare possibili convergenze col M5S. E mentre il leader pentastellato Luigi Di Maio elogia il fatto che il Capo dello Stato “non stia mettendo fretta alle forze politiche”, il centrodestra si presenterà compatto per chiedere a Mattarella che venga dato un mandato esplorativo a Matteo Salvini. E la possibile presidenza del Senato a FI non fa altro che rafforzare la leadership salviniana.

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