Matteo Salvini: il ministro dell’Interno garantisce sull’intesa col Governo (il premier aveva definito “incostituzionale” il possibile censimento dei Rom).
Nuovo obiettivo del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è quello di realizzare un censimento dei Rom in Italia, ipotesi che ha suscitato malumore anche nel M5S, allertato forse dalle reazioni a livello internazionale, in particolare da parte del commissario Ue, Pierre Moscovici. Che prima definisce “difficile resistere alla tentazione di commentare dichiarazioni scioccanti o raggelanti che vengono da altri Paesi”, replicando a Salvini che in Europa “ci sono regole in materia economica e finanziaria ma anche per quanto riguarda lo stato di diritto”. In casa pentastellata, è lo stesso premier Giuseppe Conte a frenare sul possibile censimento: “Non ci sarà nessuna schedatura dei Rom che sarebbe tra le altre cose incostituzionale, l’obiettivo è la lotta all’illegalità”, queste le chiarissime parole del presidente del Consiglio. Tuttavia, lo stesso Salvini spegne ogni polemica con l’Esecutivo: “Ho parlato con Conte, non c’è alcuna crepa nel Governo. L’intesa è granitica. Chiamiamolo censimento, controllo, verifica, o anche Giovanni: è solo una questione di rispetto del codice penale e civile”. Il vicepremier sottolinea inoltre che i Rom “non sono la priorità: lo è la sicurezza, per questo lavorerò con i sindaci. Sono controlli che esistono da anni. Per i Rom, non è razziale: portino i figli a scuola e siano in regola”. A proposito dell’alleanza “gialloverde”, Salvini dice inoltre che “il censimento dei Rom non è nel contratto, ma il rispetto del codice penale e civile è più importante”. Sta di fatto che il ministro dell’Interno, a meno di un mese dall’insediamento al Viminale, è finito ancora nell’occhio del ciclone, dopo le tante polemiche che hanno accompagnato il caso Aquarius.