A Napoli nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore Mila Maraniello presenta la sua mostra digitale intitolata “MyAr”- “Napoli, Mystica et Arcana”.
Straordinario successo nel Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli per l’inaugurazione della personale di pittura digitale di Mila Maraniello. Aperta fino al prossimo 8 luglio, ed intitolata “MyAr”- “Napoli, Mystica et Arcana” l’esposizione allestita nello storico Corridoio di San Tommaso, gode del Patrocinio della Città di Napoli e comprende diciassette opere realizzate grazie alle tecnologie digitali.
A parlare durante il vernissage di apertura moderati dal giornalista e organizzatore Giuseppe Giorgio, insieme alla giovane artista, sono stati il responsabile della struttura ospitante Carmine Maturo, il curatore e l’autore delle note critiche Gianpasquale Greco, la storica dell’arte Marina Albamonte d’Affermo, l’editore Giovanna Scuderi e la scrittrice e performer serba (mamma dell’artista) Slobodanka Ciric.
Per i visitatori una mostra che vede Mila Maraniello avvicinarsi a quei personaggi legati a doppio filo a una Napoli esoterica e misteriosa. Ispirate a quelle figure scaturite da una Napoli segreta e arcana, tra munacielli, negromanti, fantasmi e storie maledette di sangue e tradimento, le opere della Maraniello lasciano intravedere dei sentimenti drammatici di vita pronti a elevarsi verso passionali artifici pittorici.
Partendo dalla filosofia di presenze mistiche e non tangibili e dai personali guizzi sulla tavoletta grafica, l’abile digital artist evidenzia una voglia innata di modernità, unita al bisogno di difendere le tracce di tempi lontani sinonimo di remote identità culturali. Nelle diciassette opere ammantate di fascino e pullulanti di “spiriti” napoletani, in un gioco a tratti inquietante con i morti che rincorrono i vivi, Mila, propone un racconto pittorico fantastico.
Una fiaba a colori animata da oniriche trasparenze ed incorporee presenze. Sullo scenario di una Partenope attraversata da impenetrabili personaggi vissuti in epoche antiche, le rappresentazioni digitali della giovane artista regalano dei momenti visivi capaci di porre a confronto l’aldilà con la vita reale.