mercoledì, Dicembre 25, 2024

Sanità, l’allarme di Verdoliva (Asl Napoli 1): “Mancano figure professionali”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Asl Napoli 1: a “Radio CRC” il DG Ciro Verdoliva sottolinea la mancanza di figure professionali come “medici di emergenza, anestesisti e ortopedici”.

Mancano figure professionali come medici di emergenza, anestesisti e ortopedici. Sono medici al servizio dei cittadini e la loro responsabilità è sottovalutata”. A parlare è Ciro Verdoliva, Dirigente Asl Napoli 1, intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Crc Targato Italia nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele, in onda dalle 7 alle 9 dal lunedì al venerdì.

Nei concorsi per assumere anestesisti il numero di partecipanti è stato minore rispetto ai posti di lavoro disponibili. Ciò accade poiché il lavoro di questi medici necessita di grande impegno e sacrificio senza il giusto riconoscimento”, ha così aggiunto Ciro Verdoliva.Sanità, l’allarme di Verdoliva (Asl Napoli 1): “Mancano figure professionali”Auspico – continua il Dirigente Asl Napoli 1 – che dopo la pandemia i precari vengano stabilizzati. Le procedure concorsuali in atto sono tantissime. Entro gennaio 2022 verranno reclutate 200 persone tra collaboratori e assistenti”.

Il dirigente Verdoliva ha inoltre parlato del Dpcm firmato ieri dal Presidente del consiglio Draghi che afferma le modalità di verifica del possesso del Green Pass in ambito lavorativo: “Oggi approveremo le linee guida aziendali per la certificazione del green pass di tutti i lavoratori. Noi come operatori sanitari avevamo già l’obbligo di essere vaccinati, dunque, sappiamo chi è in possesso o meno del green pass. Non ci saranno problemi”.

A controllare il possesso del green pass “saranno le guardie giurate munite di device appositi per verificare il QR code. In strutture ospedaliere più piccole, invece, ci sarà un responsabile ad hoc”.

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