A Napoli il primo congresso italiano sulla mucopolisaccaridosi di tipo III chiamata anche Sindrome di Sanfilippo. Occasione di confronto per famiglie e medici da tutto il mondo.
Il 26 e il 27 maggio, a Napoli, si è svolto il primo congresso italiano sulla mucopolisaccaridosi di tipo III chiamata anche sindrome di sanfilippo, una rara malattia neuro-metabolica ereditaria, cioè un errore genetico del metabolismo.
Il congresso si è svolto presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Complesso di Santa Patrizia, e da remoto.
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Il congresso è stato aperto a tutti.
Si sono confrontate famiglie e medici da tutto il mondo, con interventi di ricercatori e clinici nazionali e internazionali. A organizzare il congresso, l’associazione Sanfilippo Fighters, associazione composta per lo più da genitori, fratelli, zii e amici di bambini affetti dalla stessa patologia, nata con lo scopo di far conoscere al maggior numero di persone possibile questa malattia e finanziare progetti di ricerca.
La sindrome di Sanfilippo, scoperta dal Dott. Sanfilippo negli anni ‘60, è una malattia genetica rara che colpisce i bambini e causa danni irreparabili al cervello.
È poco conosciuta, spesso viene diagnosticata tardi, e non esiste una cura.
I bimbi nascono apparentemente sani. Intorno ai tre anni iniziano a manifestare i primi sintomi della malattia, perdono le poche abilità acquisite e mostrano difficoltà cognitive sempre più evidenti.
Manca loro l’enzima che ha il compito di eliminare una molecola di zucchero chiamata ‘eparan solfato’. Queste molecole si accumulano e danneggiano il cervello, portando ad una forma di demenza paragonabile ad un Alzheimer infantile.
I bimbi iniziano a sviluppare problemi di iperattività, insonnia, difficoltà cognitive e del parlare, epilessia, problemi cardiaci e perdita di mobilità. Perdono le abilità normali e spesso non arrivano all’età adulta.
L’evento è stato patrocinato dall’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, dall’Università degli Studi di Salerno, dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare, Alleanza Malattie Rare, Osservatorio Malattie Rare, Centro Coordinamento Malattie Rare Campania e dall’Associazione Italiana Colture Cellulari. È stato possibile organizzare l’evento grazie anche al contributo non condizionante di JCR Pharmaceuticals, Qiagen, UltraGenyx Pharmaceuticals e MMBiontech.