Sannio Alto Casertano, chiusure per il 7-8 gennaio: “Surreale riaprire per due giorni e poi richiudere”
Dell’Ungaro (vicepresidente associazione Sannio Alto Casertano, che riunisce 600 tra ristoratori, bar e alberghi): “Viviamo di turismo e principalmente lavorando la sera ed il weekend: toglierci questo per noi equivale alla chiusura”.
Forte protesta della associazione SAC Sannio Alto Casertano (gruppo che racchiude circa 600 tra ristoratori, bar, alberghi e tutta la filiera dell’entroterra Campano), che annuncia la chiusura anche per le giornate di giovedì 7 e venerdì 8 gennaio. “Ci sembra una situazione surreale riaprire per due giorni e poi richiudere di nuovo e principalmente non sapere cosa fare da lunedì in poi -dichiara il vicepresidente Marco dell’Ungaro– I nostri paesi vivono di turismo e principalmente lavorando la sera ed il weekend: toglierci questo per noi equivale alla chiusura”.
Ribadendo che “siamo chiusi, restiamo chiusi”, Sannio Alto Casertano ribadisce inoltre che “non accettiamo compromessi contro le nostre terre e contro le nostre aziende. Non siamo una metropoli e non siamo degli stipendiati chiamati al lavoro ad intermittenza.
Abbiamo bisogno di tempo e di certezze. Abbiamo bisogno di soluzioni e di programmazione. Non cediamo, restiamo uniti, contro la pandemia e contro le disuguaglianze”.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.