La serata dei duetti al Festival di Sanremo batte tutti i record di ascolti. Ultimo vince nella categoria giovani e questa sera ancora tanti superospiti per la finalissima.
E’ ancora boom di ascolti per il festival di Sanremo. La quarta serata, dedicata ai duetti e al vincitore delle Nuove Proposte, è stata seguita in media da 10 milioni 108 mila telespettatori con il 51.1% di share. L’anno scorso la quarta serata del festival aveva ottenuto in media 9 milioni 886 mila telespettatori pari al 47.05% di share.
La media del 51.1% di share centrata ieri è la migliore dal 1999: bisogna infatti risalire al festival condotto da Fabio Fazio con Renato Dulbecco e Laetitia Casta per trovare un risultato più alto (54.06%).
La prima parte della quarta serata del festival è stata seguita ieri su Rai1 da 12 milioni 246 mila telespettatori pari al 49.1% di share, la seconda da 6 milioni 849 mila con il 57.3%. Nel 2017 la quarta serata del festival aveva avuto nella prima parte 11 milioni 707 mila spettatori con il 45.53%, la seconda 6 milioni 213 mila con il 53.20%.
E’ Ultimo, con il brano Il ballo delle incertezze, a vincere il festival di Sanremo tra le Nuove Proposte. Al secondo posto Mirkoeilcane, con Stiamo tutti bene, che si è aggiudicato il Premio della Critica. Terzo Mudimbi con Il mago. “Grazie a tutti, veramente di cuore. Grazie. Dedico questa vittoria a mio fratello che vincerà la sua battaglia sicuramente”. Lo ha detto Ultimo, romano di 22 anni, subito dopo la vittoria tra le Nuove Proposte.
La classifica per fasce dopo il voto della giuria degli esperti
Ecco la classifica per fasce, secondo il voto della giuria degli esperti (che vale il 20%) per i duetti dei Big. Nella fascia blu, la più alta ci sono: Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto, Luca Barbarossa con Anna Foglietta, Giovanni Caccamo con Arisa, Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi, Ron con Alice, Vanoni-Bungaro-Pacifico con Alessandro Preziosi, Diodato e Roy Paci con Ghemon. Nella fascia gialla: Le Vibrazioni con Skin, Annalisa con Michele Bravi, The Kolors con Tullio De Piscopo ed Enrico Nigiotti, Enzo Avitabile con Peppe Servillo con Avion Travel e Daby Tourè, Red Canzian con Marco Masini, Lo Stato Sociale con Paolo Rossi e il Piccolo coro dell’Antoniano. Infine nella fascia più bassa, quella rossa: Decibel con Midge Ure, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri, Noemi con Paola Turci, Renzo Rubino con Serena Rossi, Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim, Elio e le storie tese con I neri per caso, Nina Zilli con Sergio Cammariere.
Il dittatore artistico Claudio Baglioni spezza la bacchetta al maestro Beppe Vessicchio. Si conclude così, sul palco dell’Ariston, la gag iniziata con le critiche di Baglioni all’arrangiamento scelto dal direttore d’orchestra per l’esibizione di Mario Biondi. “Lei è un eversivo”, avverte il direttore artistico. “E’ lei è un dittatore”, risponde Vessicchio. Lo scambio è anche l’occasione per Vessicchio per inserire nel dialogo “gnigni”, parola nonsense lanciata dai The Jackal e già pronunciata dal festival, tra gli altri, da Pierfrancesco Favino. Nel presentare l’esibizione di Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim, Michelle Hunziker sbaglia la pronuncia del nome del compositore brasiliano. Si scusa, poi, al rientro in scena.
Standing ovation per Claudio Baglioni e Gianna Nannini dopo il duetto sulle note di ‘Amore bello’ e un ballo lento, abbracciati. Emozione e commozione negli occhi di entrambi dopo che il cantautore ha ricordato che in comune, oltre a non avere mai partecipato in gara a Sanremo, hanno avuto anche due persone importanti: il regista e light designer Pepi Morgia, morto nel 2011, e il produttore David Zard, scomparso pochi giorni fa. La performance di Gianna Nannini è iniziata sulle note del suo singolo ‘Fenomenale’.
“Non avrete il mio odio”: Simone Cristicchi legge sul palco dell’Ariston la lettera che Antoine Leiris, parigino, postò su facebook dopo la strage del Bataclan del novembre 2015 in cui rimase uccisa sua moglie, la madre del suo bambino che aveva allora 17 mesi. Una storia che ha ispirato ‘Non avete fatto niente’, il brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro con cui Cristicchi ha duettato sul palco dell’Ariston.
“La musica spazza via la polvere dalla vita e dall’anima degli uomini, ma bisogna studiare, attingere al passato perché possa modellare le emozioni del presente”: si conclude con queste parole rivolte ai giovani e con il “grazie al pubblico” il messaggio che la figlia di Milva, Marina Corgnati, porta sul palco dell’Ariston a nome della madre, ricevendo il premio alla carriera per l’artista, da anni lontana dalle scene, che è stata per 15 volte a Sanremo e ha portato la grande musica italiana nel mondo.
Sul palco dell’Ariston arriva Piero Pelù e trascina l’Ariston in una versione rock di ‘Il tempo di morire’, in duetto con Claudio Baglioni. E’ il tributo di Sanremo a Lucio Battisti.
Pierfrancesco Favino fa il verso a Michelle Hunziker, che ha baciato a Sanremo il marito Tommaso, e porta i fiori in platea alla moglie, l’attrice Anna Ferzetti, e alla figlia Greta. “Tu sei la donna più invidiata dell’Ariston, e sai perché? Perché ti ho portato questo”, dice l’attore e tira fuori, dopo il bouquet, un sandwich. E diverte lo sguardo sorpreso di Greta, inquadrata dalla regia.
Per l’ultima serata tanti superospiti e il dubbio Fiorello
E questa sera Laura Pausini, guarita dalla laringite acuta che ha fatto saltare la sua presenza martedì, per la serata finale del festival di Sanremo che incoronerà il vincitore del 2018, ci sarà. Superospiti musicali anche Fiorella Mannoia con un brano di Ivano Fossati (e non è escluso possa duettare proprio con la collega) e il trio Nek, Max Pezzali e Francesco Renga.
Resta l’incognita sul ritorno di Fiorello, mattatore della prima serata. La Rai lo vorrebbe, lui nicchia. Scherzando, Baglioni ha detto che “ha il problema di mettersi d’accordo con Orfeo sul compenso”. Chissà che non decida di rimanere a casa, ma di rendere il favore a Laura Pausini, intervenendo al telefono per salutare la cantante romagnola. Torna all’Ariston anche Antonella Clerici, che condusse il festival già nel 2005 e nel 2010, per promuovere SanremoYoung, in onda da venerdì 16 febbraio. Insieme a lei ci saranno i 12 giovani protagonisti del nuovo programma di Rai1 in diretta proprio dal Teatro sanremese per cinque serate, che si concluderanno con la finale il 16 marzo. Passaggio atteso anche per Luca Marinelli con la fiction Fabrizio De Andrè – Principe Libero.
I 20 Campioni in gara ripropongono per l’ultima volta, nella versione originale, il loro brano e a decidere il vincitore sarà un mix tra televoto (50%), sala stampa (30%) e giuria degli esperti (20%). Al termine delle votazioni sarà stilata la classifica dei 20 brani. I primi tre brani si sfideranno per la vittoria con la stessa modalità di voto. (ANSA).