Grande paura ieri mattina a Sant’Anastasia per il crollo di una parete in blocchi in calcestruzzo leggero, che separa due classi di terza e quarta elementare al primo piano dell’Istituto Comprensivo “Tenente De Rosa” (ubicato in corso Umberto).
Il crollo ha causato contusioni a un’insegnante di sostegno (colpita alla testa e a una spalla nel proteggere un alunno disabile) e 5 bambini (alcuni colpiti dai calcinacci, altri caduti durante la fuga dalle aule): nessuno per fortuna è in gravi condizioni. La docente (al quarto mese di gravidanza) si è poi recata dal ginecologo per un controllo: anche in questo caso tutto ok.
I Carabinieri hanno avviato le indagini per accertare eventuali responsabilità, mentre i vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo per scoprire se ci sono altre situazioni di pericolo nell’istituto. “Stiamo già verificando tutte le circostanze per accertare eventuali responsabilità – ha dichiarato a “Il Mattino” il sindaco della città vesuviana, Lello Abete – Andremo a fondo per tutto quanto è nelle nostre competenze perché simili episodi non devono accadere”.
E all’esito dei controlli si rese necessario il reperimento di aule in altre sedi, perchè in base ai rilievi del Comune nel plesso centrale era emerso che un corpo di fabbrica aggiunto sul finire degli anni ’80 per realizzare sei aule e due laboratori era deficitario e presentava problemi statici tali da non garantire le condizioni di sicurezza, con alcuni spazi del primo piano poi dichiarati inagibili.
Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, sottolinea la necessità di “fare controlli sulle aule: sappiamo dal rapporto di Cittadinanzattiva che in Italia c’è un crollo nelle scuole italiane ogni quattro giorni. A volte piccoli pezzetti ma, come ieri, può capitare che alunni e docenti rimangano coinvolti”.
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