lunedì, Novembre 25, 2024

Piscina Scandone chiusa per ruggine nell’acqua. Stop a gare e allenamenti

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

L’Asl Napoli 1 ha disposto la chiusura della piscina Scandone dopo aver riscontrato nell’acqua una quantità superiore alla norma di batteri.

La piscina Felice Scandone due giorni fa è stata chiusa per problemi ai filtri ed è stata subito svuotata. L’Asl dopo accertamenti ha trovato “qualcosa” che non va ed ha provveduto a far chiudere l’impianto ed è stato dato subito il via allo svuotamento. Si legge cosi sul sito waterpoloitaly.com, che ha anche avuto modo di sentire e riportare le stesse parole di Giuseppe la Marca, direttore dell’impianto. Il quale ha confermato che è stato “un piccolo inconveniente dovuto alla presenza di ruggine nell’impianto”. Logicamente, come prima conseguenza, sabato le gare di serie A1 e serie A2 non si sono potute disputare.

A spiegare l’identita’ di quel “qualcosa” ci pensa poi Il Mattino, che conferma come l’Asl Napoli 1 abbia disposto la chiusura della piscina Scandone, dopo aver riscontrato nell’acqua una quantità superiore alla norma di batteri. Vicenda in seguito alla quale e’ stata disposta una pulizia straordinaria. Il quotidiano ha anche riportato le parole del presidente del comitato campano della Federnuoto Paolo Trapanese, che, come si legge, parla di autentico “disastro”.

Piscina Scandone chiusa per ruggine nell'acqua: stop alle gare“Sono saltate le manifestazioni previste, non solo agonistiche ma anche quelle di preparazione. Lo stop, che speriamo sia solo di una settimana, crea problemi enormi perché si interrompe un programma tecnico e riprenderlo non è cosa facile. Noi lavoriamo su programmi che devono sfociare in certezze. In questi ultimi anni sono accaduti altri simili episodi ed è assurdo che si ripetano ciclicamente. Anche in precedenza abbiamo offerto la nostra collaborazione tecnica e gestionale con le nostre strutture nazionali per risolvere i problemi degli impianti. Oggi la rinnoviamo. I numerosi colloqui però non hanno avuto nessun prosieguo concreto”.

Sulla stessa linea di pensiero anche il commento della Rari Nantes, rappresentata da Paolo Caccese, delegato alla pallanuoto. “La Scandone è l’impianto più caro d’Italia e non offre un adeguato servizio. Una inefficienza che ci penalizza più di ogni altro club in quanto non possediamo una piscina sociale e siamo costretti anche per allenarci ad andare a Santa Maria Capua Vetere dove giocheremo oggi contro la Tuscolana per la quarta giornata del campionato di serie B. Il nostro sport non è garantito dalle istituzioni”.

 

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