La crisi del lavoro in Campania non riguarda solo le vertenze dei 430 lavoratori Whirlpool di Napoli e dei 350 lavoratori della Jabil di Marcianise, ma anche il caso dei 135 lavoratori assunti da Caf Italia (società che opera nel settore della produzione e manutenzione di materiale rotabile), i quali non hanno mai messo piede in azienda, essendo stati licenziati sei mesi dopo l’assunzione.
In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto a tal proposito il lavoratore Rosario Scherma: “Dal 25 Ottobre ci è arrivata la procedura del licenziamento collettivo. Siamo già operativi in sciopero fuori il cantiere. Siamo in divisa, una divisa che non abbiamo mai potuto usare nemmeno una volta -ha dichiarato amaramente Scherma- La maggior parte delle persone, non avendo un piano industriale da parte delle aziende padrone, abbiamo vacillato un po’, avendo contratti a termine e condizioni economiche al di sopra della sopravvivenza.
L’azienda è la stessa che sta costruendo i treni per la metropolitana di Napoli. Il nostro Sindaco ha sponsorizzato la nostra azienda in Spagna. La nostra è una protesta nazionale, e non solo regionale. A Napoli sono coinvolti 135 dipendenti, il gruppo più grande, raggiungendo i 233 in tutta Italia. Siamo tutti operai specializzati, l’85% di questo nuovo progetto viene da altre aziende ferroviarie, come me”.
Articolo pubblicato il: 30 Ottobre 2019 11:00