Caravaggio al Museo di Capodimonte, per una mostra straordinaria con la presenza di sei capolavori del Merisi, una delle personalità più grandi e complesse dell’arte del Seicento.
Sei grandi capolavori dunque del Caravaggio in mostra a Capodimonte da oggi fino al 14 luglio per un’esposizione che si preannuncia densa di significato e propone di raccontare gli anni turbolenti vissuti da Caravaggio a Napoli tra 1606 e 1610, l’anno della sua morte prematura.
Naturalmente tutti sappiamo della presenza prestigiosa del “Martirio di sant’Orsola” presso il Palazzo Zevallos di Stigliano, dove è appunto custodita in esposizione permanente quest’ultima opera del Caravaggio, che si può ammirare tutto l’anno presso questo elegante palazzo partenopeo.
La mostra “Caravaggio Napoli “, curata da Sylvain Bellenger e Cristina Terzaghi offre, invece, un inedito ed interessante sguardo sull’influsso reciproco che Napoli ebbe su Caravaggio e che il grande pittore ebbe sulla scuola artistica napoletana che sappiamo essere una delle più importanti e prestigiose epoche della storia dell’arte.
Le opere che i visitatori potranno ammirare in tutta la loro sconvolgente bellezza sono la “Flagellazione” già presente a Napoli, poi abbiamo la tela omonima proveniente da Rouen, ancora la celeberrima “Salomè” con la testa del Battista avuta in prestito da Londra e anche quella trasferita da Madrid, che raramente è esposta in pubblico perché è sistemata nell’appartamento della famiglia reale spagnola e infine il “San Giovanni Battista” proveniente dalla Galleria borghese, in Roma.
Per ammirare poi l’ultimo capolavoro (mi riferisco alla mostra e non alla cronologia delle stesso) del Caravaggio, bisognerà spostarsi nella sua sede storica al Pio Monte della Misericordia, da dove il dipinto non si è mosso, dopo una prima grossolana “idea” di darlo in prestito al Museo di Capodimonte, raggiungibile con il “City sightseeing”, che accompagnerà i visitatori a via Bellini, per poi proseguire a piedi fino a Via Tribunali, dove si trova il Pio Monte, oppure in alternativa c’è una comoda navetta messa a disposizione dal Comune, con l’intenzione di trasformare il servizio, permanente.
Una grande iniziativa per una mostra da contorni vivi e interessanti per ambizione e interesse artistico, che coniuga l’amore indiscusso per l’arte del Seicento, con alcuni dei luoghi più belli e affascinanti della città di Napoli, e per questo ha un valore aggiunto di carattere internazionale, non solo per il turista più attento, ma anche per il napoletano più avido di cultura.
Tutte le opere citate, sono esposte nella sala Causa al piano interrato del museo, catalogo Electa, ed possibile ammirarle tutti i giorni dalle 8,30 alle 19,30 con biglietto a 14 euro solo mostra, a 15 mostra più museo (la pinacoteca resta chiuso il mercoledì).
Articolo pubblicato il: 14 Aprile 2019 8:00