Serena Autieri protagonista al teatro Augusteo con il nuovo musical ‘Rosso Napoletano’ – ‘Quattro giornate d’amore’, scritto e diretto da Vincenzo Incenzo.
Napoli – Gran fermento al Teatro Augusteo per “Rosso Napoletano”- “Quattro giornate d’amore”, il nuovo musical con Serena Autieri, scritto e diretto da Vincenzo Incenzo, con le coreografie di Bill Goodson, la direzione musicale di Enzo Campagnoli e la scenografia di Roberto Crea, che in attesa del debutto di venerdì prossimo è stato presentato in conferenza stampa nel teatro Politeama. Lo stesso storico spazio che sta ospitando le prove del lavoro e che con il suo ampio palcoscenico ha offerto la possibilità alla compagnia di regalare ai presenti, tra balli e canzoni, un breve stralcio della messinscena. In programma in anteprima nazionale nel teatro di piazzetta duca d’Aosta, “lo spettacolo musicale- così come ha dichiarato la protagonista Autieri- intende portare in scena il canto di libertà e l’orgoglio di un popolo che, armato solo del suo spirito e della sua geniale creatività, durante le Quattro Giornate di Napoli insorse contro l’oppressione delle forze armate tedesche e restituì alla città la sua luminosa e gioiosa identità”. “Uno spettacolo – ha continuato l’attrice e cantante – in grado di infondermi tanta emozione e che è solo il primo tassello per il grande progetto di portare in città in forma stabile, così come avviene in tante altre città europee, un lavoro capace rispecchiare la grande cultura partenopea.
Un lavoro che racconta Napoli attraverso la sua tradizione canora, la stessa che noi figli della città dobbiamo tutelare e tramandare alle nuove generazioni. Da ragazza- ha detto ancora Serena Autieri- ero un poco contestatrice rispetto alla canzone napoletana ma poi l’ho compresa ed oggi il cantarla mi fa riappropriare delle mie radici e mi procura un’emozione unica. La carriera mi aveva condotto lontano dalla mia terra, ma adesso grazie a mio marito Enrico Griselli che produce il lavoro, mi ritrovo di nuovo al cospetto di brani capaci di ricondurmi alle origini. Racconteremo al pubblico la resurrezione della Napoli delle Quattro Giornate che quasi come una metafora ci riporta alla mente il tentativo di rinascita dei giorni nostri. Si tratta di un lavoro dal carattere storico con i costumi dell’epoca che attraversa la società napoletana di ieri e di oggi. In scena impersono una donna eroina che nel lottare contro i tedeschi e nell’inseguire la libertà vive nel contempo una tormentata storia d’amore” . A scrivere e a firmare la regia dello spettacolo è stato Vincenzo Incenzo lo stesso che ha parlato di Serena Autieri come di una artista duttile.
“Serena- he detto Incenzo- può fare la fortuna di ogni regista in quanto capace di spaziare dalla pricipessa di Galles all’ultima popolana. Al suo cospetto ci si può sentire come un bambino al luna park. Uno spettacolo, quello che presentiamo, capace di tenere in piedi la tradizione e di accendere un faro sociale sulla città di Napoli. In scena oltre a Serena, insieme con due monumenti dell’arte come Maria del Monte e Benedetto Casillo, il pubblico può trovare tra gli attori il meglio di una selezione di 1500 giovani. Ragazzi che portano in faccia la carta geografica di Napoli e che sono pronti a tirare fuori i più grandi valori di un popolo ingiustamente deriso”. “Un’esperienza- ha detto l’interprete Benedetto Casillo- che mi vede in un ruolo non comico e nei panni di un professore di una certa età. Un personaggio, che nel riportarmi alla mente le storie legate alle 4 giornate di Napoli vissute di riflesso durante la mia infanzia, mi consente di fare riaffiorare tutta quell’anima che sepreggia dentro di me”. “Sono felice ed onorata- ha replicato l’attrice Maria del Monte- di lavorare accanto a Serena Autieri. Mi auguro che l’emozione presente dentro di me per questo impegno si proitetti tutta sul pubblico”. Ed è stato con queste premesse e con le immagini corali del lavoro nella mente, che dopo i ringraziamenti di Enrico Griselli tesi ad esaltare il lavoro di una produzione tutta napoletana, a chiudere l’incontro è stato il maestro Enzo Campagnoli. “Uno spettacolo- ha ribadito il direttore musicale di Rosso Napoletano- che mi ha consentito, attraverso un lavoro senza tregua, di aprire l’anima così come ogni artista desidera fare”.