E’ allarme nel mondo per gli alimenti non sicuri dal punto di vista igienico-sanitario: i cibi contaminati da batteri, virus, parassiti, tossine o sostanze chimiche che causano infatti, oltre 600 milioni di malati e 420mila morti ogni anno, con un costo stimato di almeno 100 miliardi di dollari in Paesi e basso e medio reddito.
E’ questo il dato allarmante emerso alla prima Conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare, organizzata da Fao, Oms e Unione africana.
Le malattie collegate alla contaminazione dei cibi, “sovraccaricano i sistemi sanitari dei Pesi e causano danni notevoli all’economia, al commercio e soprattutto al turismo”.
In Europa, il concetto di sicurezza alimentare è diventato una priorità in tempi più recenti, per questo la sicurezza alimentare “deve essere l’obiettivo fondamentale ad ogni stadio della catena alimentare dalla produzione, alla raccolta, lavorazione, conservazione, distribuzione e consumo”.
L ’Europa si sta attrezzando per rispondere alle paure dei consumatori, mettendo in campo una serie di strutture e di metodologie che garantiscano la sicurezza degli alimenti ‘dalla fattoria alla tavola’.
–Questa Conferenza – ha sottolineato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva – è una grande opportunità per la comunità internazionale di rafforzare gli impegni politici e intraprendere azioni chiave. Salvaguardare gli alimenti e rafforzare la loro sicurezza è una responsabilità condivisa e tutti dobbiamo fare la nostra parte, lavorando insieme per rendere la situazione priopritaria–
La sicurezza alimentare può essere garantita solo da pratiche adeguate di produzione e manipolazione degli alimenti, che nel loro insieme costituiscono una serie di misure di prevenzione e di controllo dei rischi.
Se queste non sono applicate correttamente, gli alimenti contaminati da diversi agenti, di natura fisica, chimica e microbiologica, possono causare una serie di patologie, che in qualche caso si rivelano anche letali. Gli agenti nocivi per la nostra salute sono i batteri, le sostanze chimiche, i parassiti che contaminano i cibi e possono causare delle serie malattie o addirittura avvelenamenti.
Quando un alimento è contaminato da un microrganismo, questo si riproduce rapidamente, cosicché già dopo alcune ore il numero di germi presenti risulterà essere notevolmente aumentato.
Abbiamo i lieviti, le muffe, e i batteri ed anche i virus che possono contaminare i cibi e causare malattie infettive, come l’epatite virale di tipo A. Il problema può aumentare con il grado di scambio di prodotti sui mercati e con l’intensificarsi dei viaggi e delle migrazioni nel mondo.
Articolo pubblicato il: 1 Aprile 2019 8:00