Sicurezza e Difesa, arrivano aumenti per 450mila lavoratori

Sicurezza e Difesa: arriva dopo un blocco di 8 anni l’accordo per il rinnovo del contratto di 450mila lavoratori.

Dopo la sospirata intesa sul rinnovo contrattuale degli statali, è arrivato anche l’accordo sul rinnovo del contratto per 450mila dipendenti di Forze dell’Ordine e Forze Armate, lavoratori pubblici di sicurezza e difesa. Gli aumenti scatteranno da marzo, andando in termini mensili da 110 a 132 euro lordi per i corpi di Polizia e da 102 a 125 per le Forze armate. In senso stretto non si tratta di un contratto, visto che per queste categorie le retribuzioni sono definite con un provvedimento normativo, ovvero un decreto del Presidente della Repubblica. Come i dipendenti statali, tuttavia, anche poliziotti, guardie penitenziarie, Carabinieri, finanzieri e militari di Esercito, Marina e Aeronautica avevano subito il blocco di 8 anni per tutti i rinnovi contrattuali della Pubblica Amministrazione.  Per le Forze armate, si arriva a 125 euro mensili lordi in più, mentre per Guardia di Finanza e Carabinieri i valori sono un po’ più elevati, rispettivamente 136 e 134. I membri della Polizia di Stato potranno toccare i 132 euro e quelli della penitenziaria 126. Poiché i rinnovi si riferiscono al periodo 2016-2018, con le nuove retribuzioni a regime spettano anche gli arretrati per i 2 anni scorsi (proprio come accaduto per gli statali): 556 euro per i corpi di Polizia e 516 per le Forze armate. Grande soddisfazione per l’intesa raggiunta da parte di tutti i ministeri interessati: Interno, Difesa e Pubblica Amministrazione, con Marianna Madia che ha raggiunto un altro importante risultato dopo il rinnovo contrattuale degli statali. Per Marco Minniti l’accordo è “il più imponente sforzo di carattere strutturale fatto per il comparto sicurezza da quando esiste”. “Il governo ha scelto di avere particolare attenzione per gli operatori della sicurezza cui abbiamo chiesto impegni eccezionali”, gli ha fatto eco la Ministra della Difesa, Roberta Pinotti.