L’allarme arriva anche dagli Stati Uniti. Le autorità sanitarie americane hanno fatto scattare l’allarme di epidemia. Infatti il 12 settembre scorso la Food and drug administration ha lanciato l’allarme sull’uso esagerato della sigaretta elettronica tra gli adolescenti. L’agenzia federale del farmaco ha così lanciato un ultimatum ai principali produttori: avranno sessanta giorni di tempo per mettere a punto misure convincenti miranti ad arginare il fenomeno tra i minorenni. Se non lo faranno, i loro prodotti potrebbero essere vietati. Il Italia si prenderanno provvedimenti?
Lo studio è stato fatto su un gruppo di oltre 3000 studenti di 14-16 anni di età e è stato chiesto quanti di loro facessero uso di sigarette elettroniche o sigarette tradizionali. Dopo sei mesi, li ha hanno ricontattati per vedere se e come erano cambiate le cose.
E in effetti lo erano, in particolare tra chi “svapava” di più che a distanza di tempo risultava a maggior rischio di essere passato alle sigarette tradizionali. In realtà questo non significa che le sigarette elettroniche facciano automaticamente da ponte per le altre.
“Lo studio indica un’associazione tra i due comportamenti – svapare e fumare – ma non chiarisce definitivamente se siano state davvero le sigarette elettroniche a indurre alcuni ragazzi a fumare, o se questi avrebbero cominciato comunque – ha commentato John Britton, direttore del centro studi su alcol e tabacco dell’Università di Nottingham. –
Il fenomeno deve essere sotto controllo anche perché – sottolinea Roberta Pacifici, responsabile dell’Osservatorio fumo dell’Istituto superiore di sanità – i dati mondiali ci dicono che il consumo di sigarette elettroniche è in crescita e non interessa solo i forti fumatori che vogliono passare un prodotto meno tossico. Lo svapo, attrae anche molto i giovani, chi magari non pensava di mettersi a fumare, perché ormai convinto della pericolosità delle sigarette, e pensa invece che la versione elettronica del fumo sia sostanzialmente innocua.
Chi usa sigarette elettroniche è a maggior rischio di disturbi respiratori, come tosse e bronchite. Britton: – il vapore emesso da questi prodotti può essere irritante per le vie aeree. Roberta Pacifici – Le e-cig non emettono certo aria di montagna, ma fanno evaporare aromi – di cioccolata, fragola, vaniglia – di origine alimentare. Non abbiamo idea delle possibili conseguenze a lungo termine del deposito di queste microparticelle sui polmoni. E in più, in quelle che contengono la nicotina, ci sono i potenziali rischi associati all’assunzione di questa sostanza, per quanto in piccole dosi.
Per la responsabile dell’Osservatorio fumo dunque non ci sono dubbi: bisogna vigilare perché gli adolescenti evitino questi prodotti. Purtroppo, non è sempre facile farlo: in Italia i minorenni per legge non possono acquistarli, ma su Internet non è impossibile trovare il modo di aggirare il divieto.
Sono passati circa 10 anni da quando sono arrivate in commercio le prime sigarette elettroniche, (spesso abbreviata in e-cig, dall’inglese) un dispositivo che permette di inalare vapore di solito che è aromatizzato.
Sono piccole e maneggevoli e vaporizzano della nicotina liquida anziché bruciare il tabacco, una esperienza tattile, olfattiva e gustativa che richiama molto la sigaretta. Sono nate per aiutare i fumatori a dire addio al tabacco, ma poi sono state poi accusate di ottenere in alcune categorie di persone, sopratutto giovani l’effetto opposto, ovvero indurli a fumare.
Erano state progettate come alternative alle tossiche sigarette tradizionali ricche di catrame, che sono la causa principale del cancro ai polmoni. Questi dispositivi aiutano i fumatori a smettere di fumare, perché la nicotina crea anche dipendenza. Queste sigarette non possono essere classificate come benefiche o dannose, tuttavia svapare comporta anche effetti collaterali che meritano preoccupazioni.
La sigaretta è composta da un inalatore chiamata cartuccia, nella quale è presente la sostanza liquida da nebulizzare; un atomizzatore che scalda e vaporizza; la batteria che alimenta.
Fra l’altro il riscaldamento di questa molecola e della glicerina può produrre formaldeide e acetaldeide, entrambi potenziali cancerogeni, anche se le quantità associate al consumo di e-cig appaiono modeste. Pericolosissimo è l’uso della sigaretta quando si è sdraiati, legato all’intossicazione per contatto accidentale con il liquido a base di nicotina presente nelle cartucce. Comunque meno pericolose delle sigarette, dei sigari e pipa, ma non innocue se lo svapare è a lungo termine.
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