Smog: stop a tre milioni di auto, ma gli orari e le norme anti-inquinamento non sono omogenei nel Nord-Italia.
Da oggi, lunedì 1 ottobre 2018, scattano le misure contro lo smog firmate dalle Regioni del Nord-Italia che si affacciano sulla Pianura Padana. Le limitazioni alla circolazione dei diesel Euro 3 (ovvero i più inquinanti) riguardano Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, dove rimarranno in vigore fino al 31 marzo 2019. Secondo i dati Aci, il blocco riguarda circa tre milioni di veicoli.
Nei dettagli, il piano firmato nel giugno 2017 ha previsto lo stop, dal lunedì al venerdì e dalle 8:30 fino alle 18:30, per le auto e i veicoli commerciali diesel fino a Euro 3 e, nell’Emilia Romagna, fino a Euro 4. Tuttavia, come riporta “Tgcom24”, gli orari non sono omogenei in tutte le Regioni: in Piemonte i divieti anti-smog slittano infatti di una settimana, dopo la decisione della Regione di inserire deroghe per esentare categorie. Le limitazioni alla circolazione, nate per controllare una situazione già sanzionata dall’Ue, non sono inoltre uniformi in tutto il vasto territorio interessato.
Oltre che ai “Piani integrati regionali”, esse fanno capo anche alle amministrazioni comunali delle località coinvolte, ovvero quelle con più di 30mila abitanti. C’è però da aggiungere che, in alcuni Comuni, queste norme non sono state decise né pubblicate. “Il problema di questo provvedimento – spiega Enrico De Vita, ingegnere esperto di tecnica e mobilità – è la mancanza di regole comuni, che dovrebbero essere stabilite da organi centrali, come il Cnr o le Università e non da ciascuna amministrazione“.
Comunque, gli assessori delle Regioni coinvolte hanno assicurato che “entro il 2020 l’obiettivo è armonizzare e rendere omogenee le norme e le misure applicate in un territorio che da solo produce il 50% del Pil nazionale e dove vivono 23 milioni di persone“. Il piano antismog, secondo gli assessori, guarda a “un’intesa al rialzo con norme condivise, sfidanti e ambiziose, abbinata a un pacchetto di 16 milioni di euro per ridurre le emissioni delle attività agricole, zootecniche e favorire la rottamazione dei mezzi più inquinanti“. Nel pacchetto sono ovviamente contemplate anche domeniche ecologiche “fisse”, la prima già il 7 ottobre e la successiva il 4 novembre, oltre a misure d’emergenza, in base a due livelli di allerta.
Se lo sforamento dei limiti di smog viene superato per almeno quattro giorni consecutivi (le rilevazioni avvengono il lunedì e il giovedì) scatteranno il divieto di sosta con motore acceso, l’abbassamento del riscaldamento domestico a un massimo di 19 gradi (tranne scuole e ospedali) e il divieto di uso di biomasse poco efficienti per il riscaldamento della casa. Il secondo livello prevede ulteriori paletti alle biomasse, con controlli intensificati e sanzioni fino a 500 euro.