Un ciclone di energia sul palco del Premio Carosone 2020 all’Arena Flegrea di Napoli, per celebrare i 100 anni di Renato. Curato nella direzione artistica da Federico Vacalebre e nel coordinamento musicale da Gigi De Rienzo, e prodotto da Teta Pitteri, il Premio Carosone 2020 ha avuto un cast prestigioso e perle, note e meno, del repertorio carosoniano in una scaletta completata dagli omaggi sentiti, emozionati ed emozionanti a Gegè Di Giacomo, Peter Van Wood, Nisa, Enzo Bonagura, Sergio Bruni, Roberto Murolo, Totò, Nunzio Gallo, Pino Daniele. Sold out in platea.
Ad aprire la serata, Micol Arpa Rock con “Tu vuò fa l’americano”, che ha lasciato il palco alle Ebbanesis per l’esecuzione di “’O Sarracino” e “Questa piccolissima serenata”. Scivola veloce e con un ritmo incalzante la scaletta, che prosegue con La Zero in “Mambo italiano”, Speaker Cenzou in “Chella là”.
Con Massimiliano Gallo, a cui viene affidata l’esecuzione di “Badù Badù” arriva il primo omaggio della serata: “Scettico napoletano” del Principe Antonio de Curtis, il grande Totò, per Nunzio Gallo. Enzo Moscato rende sublimi la “Giacca rossa ’e russetto” di Sergio Bruni e “’O juke box ’e Carmela”. Anche Stash rende omaggio a Carosone con una sua versione di “’O Sarracino”, in coda a “Giovanni cu ’a chitarra”.
Mario Biondi apre il suo arrivo in scena con “Maruzzella” e poi, con Nello Daniele, omaggia Pino, travolgono il pubblico con una straordinaria versione in due di “A me me piace ’o blues”.
Con Marisa Laurito è tempo di “Lettera da Milano” e “Pigliate ’na pastiglia” ma anche di “A tazza ’e cafè” di Roberto Murolo. Prima del gran finale, affidato al maestro Enzo Avitabile, con un’Arena Flegrea in delirio sulle note di “Caravan Petrol” e commossa su quelle di “Terra mia”, inizia una sequenza di intrecci artistici straordinari e vincenti, aperta da Stefano Bollani con un piano solo carosoniano.
Raggiunto da uno degli ospiti più attesi della serata, Renzo Arbore, Bollani prosegue la sua perfomance pianistica con “T’è piaciuta” e poi si unisce a Lorenzo Hengeller, per l’omaggio a Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia, raggiunti da Daniele Sepe per “L’hai voluto te”.
Il pianoforte di Lorenzo Hengeller accompagna, poi, Andrea Sannino, che regala al pubblico “’A signora”, una chicca inedita dal musical “Carosone, l’americano di Napoli” (che debutterà appena l’emergenza da Covid 19 diventerà un ricordo e riprenderanno le programmazioni teatrali); e “Abbracciame”, diventata la carezza dai balconi nelle sere di lockdown. Il Premio Carosone 2020 è stato condotto da Gianni Simioli e Mariaelena Fabi.
Articolo pubblicato il: 28 Luglio 2020 20:06