22 persone (di cui 13 italiani) sono state arrestate per aver creato un’organizzazione che produceva e smerciava soldi falsi. Come riporta “Il Mattino”, si tratta di specialisti nella falsificazione di denaro, dotati di strumenti sofisticati (come computer e stampanti ad alta risoluzione, rotoli di nastro termico usato al posto della filigrana) e con i contatti giusti per poter smerciare i soldi in Italia e in Francia.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, insieme alle autorità di Nancy e Nanterre, hanno chiesto e ottenuto le misure cautelari per eseguire le quali sono entrati in azione i Carabinieri della compagnia di Capua, del Nucleo investigativo di Caserta e gli uomini dell’Interpol e dell’Europol. L’indagine, da quanto emerso, è il frutto di una sinergia che ha visto impegnati gli inquirenti in due dei Paesi in cima alla lista europea in campo di contraffazione di banconote.
Alcuni degli arrestati sono nel giro da più di dieci anni, e non solo nella falsificazione di denaro. Uno di loro fu arrestato nel 2003 perché gestiva una tipografia a Mugnano, trasformata in una vera e propria centrale di documenti di soggiorno falsi. Un anno fa, un altro fu invece coinvolto a Olbia in un’operazione che sgominò una banda che usava documenti falsi per ottenere prestiti.
Articolo pubblicato il: 24 Ottobre 2018 10:33