La notizia di un nuovo caso di ‘spose bambine’ viene riportato dal quotidiano The Star Online. L’uomo, Che Abdul Karim, che è imam nel suo villaggio di Gua Musang, nel nord-est della Malesia, ha ufficializzato l’unione con la bambina a Golok, una città di confine tra Malesia e Thailandia. La bambina è una conoscente di uno dei suoi figli e figlia di un suo dipendente.
Secondo la famiglia, la promessa sposa avrebbe dato il suo consenso, in quanto innamorata del futuro marito da quando aveva nove anni. I genitori della bambina hanno imposto come unica condizione che la coppia potrà vivere insieme solo al compimento del sedicesimo anno di età della futura sposa.
Nel frattempo, il vice primo ministro Wan Azizah Wan Ismail ha dichiarato che le nozze sono illegali in quanto non approvate dalla corte della Sharia e ha aperto un’indagine. Per essere ufficializzato dalle autorità statali in Malesia, infatti, il matrimonio deve autorizzato dal tribunale islamico in quanto la sposa non è maggiorenne. (Secondo la legge malese gli uomini musulmani possono avere fino a 4 mogli, ma le ragazze musulmane devono aver raggiunto almeno i 16 anni per potersi sposare con il consenso dei genitori).
La rappresentante dell’Unicef malese Marianne Clark-Hatting dichiara: “È una situazione scioccante e inaccettabile. E’ una violazione dei diritti della bambina”.
Il dramma delle spose bambine in Malesia è un problema contro cui il governo lotta strenuamente nel tentativo di eradicare una tradizione ingiusta nei confronti di bambine a cui viene rubata l’infanzia e l’adolescenza. Ad oggi, sono circa 15.000 le ragazze malesi coinvolte in matrimoni infantili.
Articolo pubblicato il: 3 Luglio 2018 19:23