Stadio Maradona: il consigliere comunale Nino Simeone (presidente della commissione Opere Pubbliche) ha parlato ai microfoni di “Fanpage” della questione canone dell’impianto di Fuorigrotta.

I rapporti tra il Calcio Napoli di Aurelio De Laurentiis e il Comune di Napoli non sono mai idilliaci sul fronte dello stadio Maradona (ex San Paolo), sulla cui gestione ci sono state molto spesso polemiche nel corso dei quasi 18 anni di presidenza ADL.

Polemiche che sono destinate ad aumentare dopo quanto dichiarato dal consigliere comunale Nino Simeone, presidente della commissione Opere Pubbliche, che ha avuto un’interlocuzione in questi mesi con l’amministrazione comunale sulla questione della convenzione dell’impianto sportivo di Fuorigrotta. “L’amministrazione -rivela Simeone a “Fanpage” – ha comunicato la diffida e messa in mora per i canoni arretrati, pari a circa 3,4 milioni di euro. Il Calcio Napoli avrebbe chiesto di rinegoziare sui 2 milioni e mezzo circa, per le due stagioni Covid 2019-2020 e 2020-2021. C’è poi la questione dei biglietti per i ragazzi di scuole e associazioni che sono ancora bloccati”.

Insomma, da quando è stata approvata la nuova convenzione, il club non avrebbe mai pagato l’affitto.

Risalgono invece al 2019 i lavori di ristrutturazione per 21 milioni di euro realizzati grazie ai fondi regionali delle Universiadi, dopo essere sfumato il progetto di restyling con la Legge sugli Stadi che sarebbe stato invece a carico del club azzurro.