Bruttissimo episodio verificatosi all’esterno dello stadio San Paolo prima della partita di Europa League tra Napoli e Arsenal. Un commercialista sannita, Antonio Medici, costretto ad utilizzare le stampelle dall’età di 6 anni, si è reso protagonista di un’animata discussione quando si è visto negare l’accesso ai distinti superiori da due persone, che gli hanno di fatto intimato di non poter entrare nell’impianto di Fuorigrotta con le stampelle.
Il tifoso (che si era recato allo stadio insieme alla figlia) è a dir poco amareggiato: “L’hostess -ha dichiarato Medici all’Adnkronos- mi ha detto che non potevo entrare con le stampelle e che quello era il regolamento. Quando ho fatto presente che così mi offendeva, che non erano un accessorio e che senza non avrei potuto raggiungere gli spalti i toni si sono accesi. È intervenuto un uomo vestito di nero a cui ho fatto presente che, sì, potevo non entrare ma che volevo il rimborso. Ha cominciato a sbraitare che non avrebbero rimborsato nessuno.
Non volevo, ma sono tornato indietro. Sono entrato – continua Medici – e quando mi sono seduto mi hanno portato via le stampelle. Non potevo crederci. Non potevo più muovermi. Se fosse successo qualcosa non sarei stato in grado di andare via ed avrei anche ostacolato quelli della mia fila. È stata una situazione che mi ha scosso molto, non penso andrò mai più allo stadio, non ora. Soprattutto non avrò mai più il coraggio di portarci mia figlia per paura che possa accadere di nuovo una situazione del genere. Non si può essere mortificati così per assistere a una partita di calcio”.
Di fronte all’incredibile episodio, la risposta del Calcio Napoli, riportata dall’Ansa, è affidata alle parole dell’head of operations della società azzurra, Alessandro Formisano: “Siamo ovviamente dispiaciuti dell’accaduto -ha dichiarato Formisano- ma va detto che gli steward hanno semplicemente applicato il regolamento d’uso dell’impianto che all’atto dell’acquisto del biglietto per la partita viene implicitamente approvato dall’acquirente“.
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