Anche quest’anno, come ogni anno, l’influenza è attesa per Natale, sarà particolarmente insidiosa, contagiosa, aggressiva e, si stima, colpirà circa 10 milioni di italiani.
Le prime previsioni, infatti, basate sull’andamento dell’epidemia nell’emisfero australe, lasciano presagire una stagione influenzale con meno casi ma più aggressivi, data la presenza dei virus A che di solito danno più complicazioni.
A partire dalla metà di ottobre e fino alla fine di dicembre, sarà possibile richiedere la vaccinazione al proprio Medico di Famiglia.
Il vaccino, infatti, garantirà una protezione adeguata dal contagio a partire dalla seconda settimana dopo la somministrazione e per i successivi 6-8 mesi, poi l’effetto protettivo comincerà a decrescere.
Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.
Tuttavia, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento degli obiettivi specifici del programma di immunizzazione contro l’influenza, tale vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l’influenza.
I virus influenzali cambiano continuamente, possono cambiare da una stagione all’altra o addirittura nel corso della stessa stagione. Per questo motivo la composizione del vaccino antinfluenzale viene aggiornata ogni anno secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sulla base delle informazioni epidemiologiche e virologiche raccolte dalla rete Globale dei 140 Centri di collaborazione, attiva tutto l’anno. Ciò permette non solo di monitorare l’andamento globale della trasmissione dell’influenza ma anche di identificare i ceppi circolanti e selezionare appunto quelli da inserire nella composizione dei vaccini, che saranno in grado di contrastare la diffusione dell’influenza in quell’anno.
In ogni caso, poiché l’influenza si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, resta sempre valida, per limitarne la diffusione, l’indicazione a lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto quando si tossisce e si starnutisce e aerare regolarmente le stanze in cui si soggiorna.
Articolo pubblicato il: 5 Ottobre 2019 11:01