Starbucks è arrivata in Italia, per la precisione a Milano. In piazza Cordusio (a due passi dal Duomo e dal Castello Sforzesco) ha aperto infatti i battenti il primo locale in Italia della catena di locali nota in tutto il mondo per il caffè “all’americana” e il “frappuccino”, oltre che per dolci tipici come cheesecake e muffin.
Il nuovo locale (da 3200 metri quadrati) ospiterà la torrefazione, con tanto di preparazione del caffè a vista: si tratta quindi di una Reserve Roastery (oltre a quella di Milano, nel mondo si trovano solo a Seattle e Shangai). L’arredamento è in linea con la capitale della moda italiana, chic e all’ultimo grido.
Per quanto riguarda i prezzi, sono di gran lunga superiori alla media nazionale: per un caffè si spendono 1,80 euro, 3,50 per un americanino e 4,50 per un cappuccino. Per questo motivo vi sono già state polemiche da parte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Tuttavia, già dalle prime ore di venerdì 7 settembre decine di persone si sono messe in coda per visitare lo store milanese di Starbucks.
Quello milanese è il secondo più grande negozio al mondo (subito dopo quello di Shanghai in Cina) della catena americana. Per festeggiarlo, giovedì 6 settembre c’è stata una festa privata per 1200 invitati (con tanto di esibizione dei ballerini della Scala).
Felicissimo per l’apertura anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: “Prima l’apertura del negozio Apple, ora quella di Starbucks: sono un segno che Milano ha una forte capacità di attrarre le imprese straniere e -ha dichiarato il primo cittadino meneghino a “Il Corriere della Sera”- questo significa investimenti, occupazione e crescita con l’aumento del turismo, l’arrivo di studenti da tutti i Paesi”.
Articolo pubblicato il: %s = human-readable time difference