Starbucks, la nota catena di caffetterie Usa, chiuderà nel corso dell’anno fiscale 2019 circa 150 caffetterie a causa della brusca frenata delle vendite. Ogni anno, il colosso statunitense della ristorazione chiude circa 50 punti vendita tra i meno performanti, ma il dato delle vendite è cresciuto dell’1% nel terzo trimestre fiscale, risultando il peggiore negli ultimi 9 anni. Ciò ha costretto l’azienda a prendere la decisione di triplicare le chiusure dei locali: “Anche se alcuni venti contrari sulla domanda sono transitori e alcuni aumenti dei costi sono opportuni investimenti per il futuro, la nostra recente performance – ha affermato l’ad di Starbucks, Kevin Johnson – non riflette il potenziale del marchio e questo non è accettabile“. Lo stesso Johnson ha inoltre promesso “un cambio di passo per rispondere ai rapidi cambiamenti delle preferenze dei nostri clienti“.
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