Nuovo contratto per gli statali: unioni civili valgono come i matrimoni su permessi e congedi; espulsione e sospensioni per molestatori.
Gli statali per Natale potrebbero avere nuove regole di lavoro e una busta paga un po’ più pesante. Il primo contratto degli statali dopo quasi dieci anni di blocco sarà, con molta probabilità, firmato la prossima settimana. Sotto l’albero di Natale circa 300 mila dipendenti pubblici che fanno parte del comparto «funzioni centrali», che ricomprende i ministeri, le Agenzie fiscali e il parastato (come Inps e Inail), troveranno l’aumento da 85 euro lordi medi promesso dal governo con l’accordo firmato a novembre dello scorso anno.
Ecco allora le principali direttrici del nuovo contratto. Per il quadro finale bisogna però aspettare l’incontro di mercoledì, quando i sindacati si ritroveranno all’Aran, l’agenzia che rappresenta il Governo, per tentare l’accordo. Ma la partita si chiuderà completamente solo quando saranno toccati tutti i settori (dalla scuola alla sanità) e i ‘soldi’ entreranno nelle tasche dei travet (entro marzo).
Le organizzazioni dei lavoratori non saranno più solo informate delle decisioni prese dall’amministrazione, ma si darà vita a un confronto (una sorta di concertazione nella versione 2.0) nelle materie che hanno riflessi sul lavoro. In ballo ci sono anche turni e straordinari. I bonus di produttività non ricadranno più nella stessa proporzione su tutti ma saranno tarati sulla produttività sia del singolo che della squadra di cui fa parte, ovvero dell’ufficio. Si ipotizza che il 20% delle risorse vada ai dipendenti dei servizi che si aggiudicano le performance migliori.
Vengono esplicitate e rafforzate le sanzioni da infliggere in questi casi: in prima battuta il molestatore incappa in una sospensione (fino a un massimo di 6 mesi). Ma se il comportamento viene replicato scatterà l’espulsione definitiva. Via anche chi chiede regali sopra i 150 euro come scambio di favori.
Si rimarrà fuori dall’ufficio e senza stipendio fino a due assenze ingiustificate in continuità con le giornate festive. La stessa sanzione è prevista per ingiustificate assenze di massa (l’esempio più eclatante è il Capodanno dei vigili urbani della Capitale). Se la condotta si ripete si passa al licenziamento. E non si scappa, visto che tutto sarà registrato in un ‘fascicolo personale’.
La Pubblica Amministrazione apre le porte all’orario di lavoro ‘elastico’, con fasce di tolleranza in entrata e in uscita. Viene anche potenziata la possibilità di passare al part time. Un capitolo è poi dedicato al telelavoro.
Le unioni civili valgono come i matrimoni su permessi e congedi. I conviventi potranno così godere dei 15 giorni di stop retribuito riconosciuti per le nozze. Anche nella P.A. il lavoratore potrà cedere ad un altro dipendente, che abbia necessità familiari o di salute, la parte che eccede le settimane di ferie obbligatorie.
Di norma i permessi previsti dalla legge sulla disabilità andranno inseriti in una programmazione mensile e solo in caso di “documentata necessita” la domanda potrà essere presentata nelle 24 ore precedenti. Intanto le tutele previste per le terapie salvavita vengono estese anche ai giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali dei trattamenti. Arrivano inoltre i permessi ad hoc per viste specialistiche.