domenica, Novembre 24, 2024

Stazione Zoologica Anton Dohrn, grande soddisfazione: è nella top 10 mondiale

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli è l’unica italiana nella top 10 mondiale per quanto riguarda la ricerca nel campo della Biologia marina.

Grandissimo riconoscimento per la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, inserita nella top 10 mondiale nel campo della Biologia marina da “Expertscape”, piattaforma che registra l’impatto scientifico e la reputazione di scienziati, università ed enti di ricerca a livello mondiale.

Fondata nel 1872 da Anton Dohrn e prossima al traguardo del 150esimo anniversario, la Stazione si attesta come unico ente italiano all’interno della classifica, frutto di una ricerca comparata tra oltre mille istituti di ricerca. Una vera e propria eccellenza della città partenopea che vanta anche la nascita di uno dei primissimi acquari d’Europa, recentemente riaperto dopo una lunga opera di restauro.

La disciplina della Biologia marina risulta fondamentale per la gestione di tematiche attuali quali la transizione ecologica. Spiega Roberto Danovaro, Presidente della Stazione Anton Dohrn: “Si tratta di un campo che offre soluzioni per rendere sostenibile la crescita dell’economia blu. Basti pensare al ruolo della pesca o allo sviluppo delle energie rinnovabili dal mare”.Stazione Zoologica Anton Dohrn, grande soddisfazione: è nella top 10 mondiale Non da meno l’importanza di offrire contributi rilevanti alle strategie nazionali per la biodiversità, la protezione degli habitat marini e il ripristino degli ecosistemi marini che rientrano tra gli obiettivi del PNRR. Obiettivi che già presi in esame dagli esperti dell’ente napoletano e non solo.

Ci sono ancora moltissime sfide che dobbiamo affrontare. La biologia marina in Italia ha raggiunto risultati importanti ma non abbiamo ancora neanche mappato gli habitat marini. L’Italia include il 15% del Mediterraneo e ha nel mare straordinarie prospettive di crescita sostenibile, continua Danovaro.

Di qui gli interventi futuri: “Fare una carta tematica delle potenzialità di sviluppo dei mari italiani è un impegno che il nostro Paese, con oltre 8700 km di coste, non può rimandare. Anche perché la crescita della nostra economia sostenibile dipenderà molto anche dal mare”.

Foto in evidenza: pagina Facebook “Stazione Zoologica Anton Dohrn”

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