Stellantis: la fusione tra Fca e Psa può rappresentare una nuova occasione per la produzione di automobili nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.
La nascita del gruppo Stellantis rappresenta un’importante novità nel mercato della produzione di auto nel 2021, proponendosi tra i leader mondiali del settore. Nel nuovo gruppo confluiranno infatti i brand di Fca (Jeep, Dodge, Ram, Alfa Romeo, Maserati, Fiat, Lancia, Abart e Mopar) e quelli di Psa (ovvero Peugeot, Citroën, Opel e Ds Automobiles).
Il primo azionista del nuovo gruppo è la Exor della famiglia Agnelli (14,4%), poi c’è Peugeot, la Francia (attraverso Bpi) e il gruppo cinese Dongfeng. La nuova casa automobilistica potrebbe sfiorare un fatturato da 200 miliardi annui, con l’obiettivo di produrre ben nove milioni di veicoli l’anno. Dopo un difficilissimo 2020 a causa della crisi economica causata dal Covid 19, la nascita del gruppo Stellantis può rappresentare un’occasione anche per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco.
Come riporta “Il Mattino”, nell’ultimo trimestre del 2021 è previsto nello stabilimento campano l’avvio della produzione del mini-Suv Tonale dell’Alfa Romeo. Senza dimenticare il ruolo centrale della Panda, a tal punto che con gli incentivi governativi è stato necessario aumentare i turni di lavoro per soddisfare soprattutto la domanda del modello ibrido.
Attualmente, gli oltre 4mila dipendenti lavorano a rotazione e con brevi periodi di cassa integrazione, come stabilito dall’accordo tra azienda e sindacati.
Si attende ora il piano industriale di Stellantis, in particolare la produzione da affiancare al Tonale una volta che il mini-Suv sarà immesso sul mercato (sopra il quale c’è però ancora l’ombra della crisi dovuta alla pandemia).