La notizia è di poche ore fa: dopo che oggi, lunedì 7 ottobre, si è riunito il CDI della Fondazione Teatro di San Carlo, alla presenza del Presidente Luigi de Magistris e i consiglieri Michele Lignola, Giuseppe Tesauro, Sergio De Felice e Mariano Bruno, e hanno scelto all’unanimità Sthephane Lissner quale prossimo Sovrintendente della Fondazione.
La notizia non coglie di sorpresa, viste le recenti ed insistenti indiscrezioni sulla sua nomina che solo oggi trova conferma in questa nota dell’ufficio stampa del Teatro San Carlo.
La candidatura di Stephane Lissnere la sua disponibilità ad assumere la carica di Sovrintendente e di Direttore Artistico si pongono in modo indiscutibile come preminenti e di assoluta eccellenza nel contesto nazionale e internazionale. La proposta sarà inviata al Ministro per i Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini per la relativa nomina.
Successivamente, il nuovo sovrintendente assumerà l’incarico alla scadenza del mandato dell’attuale Sovrintendente Rosanna Purchia, prevista per marzo 2020. Non è la prima volta che Lissner arriva in Italia, vista la sua precedente e fortunata esperienza come sovrintendente e direttore artistico del teatro alla Scala di Milano, dal 2005 al 2015.
La nuova carica che Lissner assumerà il prossimo anno, ha avuto numerosi consensi dai massimi rappresentati della vita culturale della città di Napoli, prima fra tutti il noto saggista e professore emerito dell’Università Federico II, Cesare De Seta, che si è detto entusiasta per questa nuova nomina che darebbe alla città di Napoli una “concreta possibilità di aprire una nuova fase di alta qualità culturale”.
Naturalmente il lavoro che ha svolto Rosanna Purchia, in questi lunghi undici anni, è stato lodevole, difficile e senza dubbio straordinario, grazie anche ad una valente e coesa squadra di collaboratori che hanno seguito con professionalità e rigore, l’andamento positivo di uno dei teatri più belli del mondo.
Non può che essere felice ed orgoglioso Lissner, nel passaggio dal teatro alla Scala di Milano a quello più bello e antico, del San Carlo di Napoli, un teatro che Carlo III di Borbone volle fortemente quando capì che una capitale europea come Napoli, non era più in grado di accogliere nel modesto teatro San Bartolomeo (adesso chiesa della Graziella, nel vicolo omonimo) i numerosi personaggi influenti che animavano la vita culturale della città di Napoli nella prima metà del Settecento.
E così, in appena nove mesi e qualche giorno, il 4 novembre 1737, giorno dell’onomastico del sovrano, si inaugurò il nuovo Teatro San Carlo con l’ Achille in Sciro di Domenico Sarro e Pietro Metastasio.
Inoltre, il consiglio di Indirizzo ha tenuto ad esprimere il proprio unanime e grande apprezzamento per la rigorosa gestione che la Sovrintendente Rosanna Purchia ha assicurato negli ultimi undici anni, caratterizzati da un alto e riconosciuto livello artistico e produttivo, accompagnato, tutti gli anni, da bilanci economici positivi.
Da napoletano e assiduo frequentatore del Teatro San Carlo, sono stato molto contento e favorevole alla nomina di Lissner come nuovo soprintendente del Massimo napoletano, viste le sue note ed eccellenti qualità artistiche e la sua profonda conoscenza degli enti lirici, che gli consentiranno di portare, senza dubbio, una nuova ventata di prestigio alla cultura napoletana, forte della sua precedente e fortunata esperienza milanese, alla Scala.
Articolo pubblicato il: 7 Ottobre 2019 22:25