I Carabinieri di Ancona hanno arrestato 7 ragazzi nell’ambito dell’indagine sulla strage nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, in provincia di Ancona, dell’8 dicembre 2018, nella quale morirono sei persone durante un concerto del trapper Sfera Ebbasta.
Sei sono accusati di omicidio preterintenzionale, lesioni personali e singoli episodi di rapine e furti con strappo, uno è invece finito in manette per ricettazione. Gli inquirenti considerano tutti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti con strappo e rapine.
Gli arrestati per i fatti di Corinaldo (tutti della provincia di Modena) hanno tra i 19 e i 22 anni e avrebbero avuto un tenore di vita molto alto (nonostante i lavori precari che svolgevano): erano dediti all’acquisto di beni di lusso, vacanze e droga. 15mila euro al mese, infatti, sarebbe stato il guadagno medio per rapine e furti.
Come riporta “Il Messaggero”, figura centrale della banda è Ugo Di Puorto: il 19enne è figlio di Sigismondo Di Puorto, detto Sergio, 48 anni, di San Cipriano di Aversa, detenuto per due condanne per associazione camorristica ed estorsione con collegamenti con il clan dei Casalesi.
Nella famiglia Di Puorto c’è pure il nonno di Ugo, omonimo dell’arrestato per i fatti di Corinaldo, ai domiciliari per intestazioni fittizie al clan dei Casalesi. Infine c’è lo zio del 19enne, Pasquale Di Puorto (fratello di Sigismondo), detenuto al 41 bis: il boss dei Casalesi era guardaspalle del figlio di Nicola Schiavone.
Articolo pubblicato il: 5 Agosto 2019 10:29